Firma di accordi di libero scambio tra gli Stati dell’AELS e l’Albania e la Serbia

Berna, 17.12.2009 - In occasione dell’incontro ministeriale dell’AELS a Ginevra, la consigliera federale Doris Leuthard ha firmato oggi, insieme ai suoi omologhi dell’AELS (Islanda, Liechtenstein e Norvegia), un accordo di libero scambio con la Repubblica di Albania e uno con la Repubblica di Serbia. Tali accordi entreranno presumibilmente in vigore nella prima metà del 2010.

Entrambi gli accordi di libero scambio presentano contenuti analoghi. Essi coprono il commercio di prodotti industriali, di pesce e di altri prodotti del mare, nonché di prodotti agricoli trasformati. Contengono inoltre disposizioni sulla protezione della proprietà intellettuale, sulle agevolazioni degli scambi e sulla concorrenza, nonché clausole evolutive per i servizi, gli investimenti e gli appalti pubblici. Il commercio dei prodotti agricoli non trasformati è disciplinato da accordi bilaterali tra i singoli Stati dell'AELS da una parte e, rispettivamente, l'Albania e la Serbia dall'altra.

Con l'entrata in vigore dell'accordo con l'Albania saranno soppressi, tra gli Stati contraenti, i dazi sui prodotti industriali nonché sul pesce e sugli altri prodotti del mare. Per quanto concerne i prodotti agricoli trasformati e quelli di base, l'Albania accorda alla Svizzera un trattamento non meno favorevole di quello che riserva all'UE nell'ambito dell'accordo di stabilizzazione e associazione. Nel caso della Serbia vengono ampiamente eliminate le discriminazioni che dal 1° febbraio 2009 penalizzano gli esportatori svizzeri sul mercato serbo risultanti dall'applicazione unilaterale della parte commerciale dell'accordo di stabilizzazione e associazione con l'UE. La Serbia abrogherà la maggior parte dei dazi sui prodotti industriali nonché sul pesce e sugli altri prodotti del mare a partire dall'entrata in vigore dell'accordo di libero scambio (i rimanenti dazi saranno soppressi al più tardi il 31 dicembre 2013).

L'obiettivo della politica di libero scambio perseguita dalla Svizzera consiste in un miglioramento delle condizioni quadro per le relazioni commerciali con partner economicamente importanti. In quanto al volume degli scambi, nell'Europa sudoccidentale la Serbia è il secondo partner commerciale della Svizzera dopo la Croazia. La Serbia e l'Albania, inoltre, sono di rilievo per la Svizzera in quanto futuri membri del sistema di cumulo EuroMed sulle regole d'origine. I due accordi di libero scambio migliorano così la competitività dell'economica svizzera sui mercati dei due Stati contraenti e neutralizzano le discriminazioni nei confronti di concorrenti esteri (in particolare l'UE). Nell'attuale contesto economico, caratterizzato da un forte calo delle esportazioni, le misure di politica esterna tese a schiudere ulteriormente determinati mercati d'esportazione assumono particolare importanza nel quadro della politica di stabilizzazione del Consiglio federale.

Con la firma di questi due accordi, la Svizzera prosegue la sua politica a favore del sostegno di riforme economiche e dell'integrazione dei Paesi dei Balcani occidentali nelle strutture di collaborazione economica europee e internazionali. La stessa politica ha già portato alla conclusione degli accordi di libero scambio con la Macedonia (2000) e la Croazia (2001).


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Hanspeter Tschäni, Ministro e sostituto del capo del campo di prestazioni Servizi specializzati Economia esterna, SECO, Tel. 031 324 08 69, telefonino: 079 408 69 07



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