Nessun aumento di fondi per le FFS e le ferrovie private

Berna, 16.12.2009 - Per motivi di politica finanziaria il Consiglio federale intende mantenere le riduzioni dei fondi destinati all'infrastruttura delle FFS e delle ferrovie private svizzere per gli anni 2011 e 2012. Il Consiglio federale ritiene che, in base al programma di consolidamento 2011-2013, le misure di politica finanziaria sono prioritarie rispetto alle richieste avanzate dalle ferrovie. Il Consiglio federale ha incaricato il DATEC di elaborare proposte atte a consentire, malgrado ciò, l'esercizio dell'infrastruttura ferroviaria in condizioni di sicurezza.

Nel corso di una discussione sulle condizioni quadro finanziarie necessarie per l'esercizio dell'infrastruttura ferroviaria, il Consiglio federale è giunto alla conclusione che, secondo il piano finanziario formulato nel programma di consolidamento, non è possibile aumentare a carico del bilancio della Confederazione i fondi previsti a questo scopo. Il DATEC elaborerà una convenzione sulle prestazioni con le FFS e un credito per l'infrastruttura delle ferrovie private, rispettando i limiti posti dal piano finanziario .

Il Consiglio federale non intende aumentare i fondi previsti nel piano finanziario per gli anni 2011 e 2012, pari a 2,9 miliardi di franchi, per il finanziamento dell'esercizio e della manutenzione dell'infrastruttura delle FFS. Per quanto concerne le ferrovie private, il credito per questo biennio non dovrà superare 1,1 miliardi di franchi.

Il Consiglio federale ha quindi preso una decisione di principio: per assicurare l'esercizio dell'infrastruttura ferroviaria non vengono messi a disposizioni ulteriori fondi dal bilancio federale. Per il periodo considerato le ferrovie avevano richiesto un aumento dei mezzi finanziari di circa un miliardo di franchi.

Gli aspetti prioritari sono ora la sicurezza e la manutenzione della rete ferroviaria. Per garantirli, il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) elaborerà, su mandato del Consiglio federale, proposte volte a generare ulteriori crediti e a ridurre gli investimenti previsti per il biennio 2011 e 2012.

Sono attualmente al vaglio le seguenti opzioni:

  • Riduzioni degli investimenti in opere di ampliamento. Ciò può interessare i progetti in corso di realizzazione, quali la linea di transito a Zurigo o la linea CEVA a Ginevra, e causare ritardi per i nuovi investimenti pianificati (p.es. il potenziamento di grandi stazioni o l'ampliamento della sagoma per treni a due piani in Vallese).
  • Rinvii dei lavori di manutenzione sulla rete. Questa opzione può comportare tratti di rallentamento e provocare quindi ritardi sull'orario ufficiale. 
  • Un aumento dei prezzi dei tracciati per il traffico viaggiatori, che si ripercuoterebbe sui prezzi dei titoli di viaggio. 
  • Riduzione dei versamenti al Fondo FTP, al fine di impiegare questi fondi per gli investimenti delle FFS. Ciò provocherebbe rinvii nella realizzazione dei progetti SIF stabiliti dal Parlamento.  
  • Riduzioni dei fondi destinati al risanamento di gallerie e ad adeguamenti per l'accesso dei disabili ai trasporti pubblici.

IL DATEC condurrà ora trattative con la FFS SA sui dettagli della nuova convenzione sulle prestazioni. Sul progetto della convenzione e sul finanziamento dell'infrastruttura delle ferrovie private sarà effettuata un'indagine conoscitiva presso i Cantoni. In primavera entrambi i progetti dovranno essere approvati dal Consiglio federale e trasmessi al Parlamento.

Le ferrovie avevano richiesto maggiori fondi poiché i costi di manutenzione dell'infrastruttura ferroviaria sono notevolmente aumentati e continuano a salire, a causa della maggiore usura della rete. Tra il 2002 e il 2008 le prestazioni nel traffico viaggiatori sulla rete ferroviaria svizzera hanno fatto registrare un aumento superiore al 30%. La rete ferroviaria delle FFS, percorsa in media da 93 treni al giorno, è la più intensamente utilizzata al mondo. Mentre il carico della rete è cresciuto complessivamente del 17%, i fondi federali sono diminuiti, tenuto conto del rincaro, dell'8%.


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