Microinquinanti: indagine conoscitiva per modificare l’ordinanza sulla protezione delle acque

Berna, 03.12.2009 - L’inquinamento da microinquinanti delle acque di scarico dovrà essere regolamentato a livello federale. Secondo quanto prevede il progetto di modifica dell’ordinanza sulla protezione delle acque, di cui il DATEC ha avviato l’indagine conoscitiva, le capacità di depurazione da microinquinanti degli IDA devono essere più che raddoppiate. L’obiettivo potrà essere raggiunto solo potenziando un centinaio di IDA con una fase di depurazione supplementare. La consultazione si terminerà il 17 febbraio 2010.

Progettati in origine per asportare i nutrienti presenti nelle acque di scarico, gli impianti di depurazione delle acque (IDA) eliminano solo in parte o affatto i composti organici in tracce quali i prodotti chimici di uso comune, i medicamenti o i biocidi. Tali microinquinanti confluiscono assieme alle acque trattate nei corsi d'acqua e nei laghi, dove costituiscono una minaccia per la fauna e la flora acquatica e inquinano le riserve di acqua potabile.

Sulla base dei risultati del progetto MicroPoll e della strategia elaborata dall'Ufficio federale dell'ambiente (v. link), il DATEC propone di inserire nell'ordinanza sulla protezione delle acque un nuovo requisito generale relativo ai microinquinanti. Secondo il progetto di modifica, gli IDA dovrebbero raggiungere un grado di eliminazione pari all'80 per cento dei microinquinanti presenti nelle acque di scarico, aumentando di oltre il doppio la capacità di depurazione. L'obiettivo potrà essere raggiunto potenziando nei prossimi anni un centinaio dei settecento IDA presenti in Svizzera.

La priorità di potenziamento va attribuita alle seguenti categorie di IDA:

  • gli IDA grandi con carichi equivalenti a oltre 100 000 abitanti;
  • gli IDA fra 10 000 e 100 000 equivalenti abitanti che rilasciano le acque trattate in acque importanti per l'approvvigionamento di acqua potabile (laghi e corsi d'acqua che alimentano le falde freatiche sfruttate);
  • gli IDA fra 10 000 e 100 000 equivalenti abitanti con una quota di acque di scarico depurate superiore al 10 per cento della portata minima del corso d'acqua.

Il progetto di modifica dell'ordinanza prevede il potenziamento delle prime due categorie entro il 2018 e della terza entro il 2022. A quel momento, le acque di scarico di 3,7 milioni di abitanti, pari a circa la metà della popolazione svizzera, saranno sottoposte a un processo di depurazione delle sostanze in traccia avanzato. L'apporto di microinquinanti sarà quindi ridotto del 50 per cento e sarà garantita una protezione sufficiente delle risorse di acqua potabile. Una procedura è proposta ai Cantoni al fine di definire in modo più preciso le misure da adottare (v. riquadro).

Finanziamento

I costi di investimento necessari si aggirano attorno a 1,2 miliardi di franchi. Terminati i lavori, i costi complessivi supplementari ammonteranno a 130 milioni di franchi l'anno. I costi di eliminazione delle acque di scarico aumenterebbero dunque del 6 per cento circa. Conformemente al principio di causalità, tali costi saranno finanziati dai proprietari degli IDA mediante delle tasse di risanamento (incluse nel prezzo dell'acqua) a carico delle economie domestiche e di altri utenti.


RIQUADRO
Procedura di definizione delle misure da adottare a livello cantonale

I Cantoni determineranno gli IDA da risanare applicando la seguente procedura:

  • designare gli IDA con oltre 100 000 equivalenti abitanti;
  • determinare le acque importanti per l'approvvigionamento di acqua potabile (laghi e corsi d'acqua che alimentano falde freatiche sfruttate);
  • individuare i corsi d'acqua con una quota complessiva di acque depurate superiore al 10 per cento;
  • stabilire le misure da adottare al fine di raggiungere una capacità di depurazione da microinquinanti dell'80 per cento;
  • definire le priorità.

I Comuni possono anche decidere di smantellare un impianto di depurazione che non soddisfa più i requisiti e di convogliare, tramite una condotta, le acque di scarico verso un impianto vicino di più grandi dimensioni dotato di un sistema per l'eliminazione dei microinquinanti. Riferiti alla quantità di acque di scarico trattate, i costi supplementari per la procedura di eliminazione dei microinquinanti sono in proporzione meno importanti per gli impianti di grandi dimensioni che per quelli di piccole dimensioni.


Indirizzo cui rivolgere domande

Stephan Müller, capo della divisione Acque, UFAM, tel. 031 322 93 20



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