Il Consiglio federale propone l'approvazione dell'accordo con l'UE sulle agevolazioni doganali e sulla sicurezza doganale

Berna, 27.11.2009 - Il Consiglio federale ha approvato all'attenzione del Parlamento il messaggio concernente l'approvazione e l'attuazione dell'accordo tra la Svizzera e l'UE sulle agevolazioni doganali e sulla sicurezza doganale. L'accordo prevede l'allacciamento della Svizzera al dispositivo di sicurezza doganale dell'UE al fine di evitare nuove difficoltà nel traffico bilaterale delle merci. L'accordo è applicato provvisoriamente dal 1° luglio 2009.

Da luglio 2009 l'UE richiede, per ragioni di sicurezza, una predichiarazione sommaria di tutte le merci nel traffico transfrontaliero delle merci con Paesi terzi. Tale misura dovrebbe facilitare la lotta contro il terrorismo internazionale. Per l'economia svizzera rappresenterebbe però un nuovo ostacolo all'accesso al mercato dell'UE.

Questo problema è stato risolto nell'ambito dei negoziati con l'UE. L'accordo prevede che anche dopo l'entrata in vigore delle nuove prescrizioni in materia di sicurezza, nel traffico delle merci tra la Svizzera e l'UE non sarà necessaria alcuna predichiarazione. Ciò può essere realizzato attraverso il riconoscimento dell'equivalenza degli standard di sicurezza di entrambe le parti contraenti. Nel contempo la Svizzera si impegna a introdurre nel traffico delle merci con gli Stati non membri dell'UE nuove prescrizioni di sicurezza concernenti la predichiarazione e l'analisi dei rischi.

L'accordo definisce una procedura di adeguamento ai futuri sviluppi giuridici. Al fine di mantenere il medesimo livello di sicurezza, la Svizzera e l'UE devono riprendere simultaneamente i relativi sviluppi giuridici. Se la Svizzera decide di non riprendere uno sviluppo giuridico, l'UE ha la possibilità di adottare misure di riequilibrio. Tali misure devono però essere proporzionate alla situazione e limitarsi allo stretto necessario. In caso di contestazioni e con il consenso di entrambe le parti, è possibile sottoporre il caso ad arbitrato al fine di decidere in modo definitivo la proporzionalità delle misure di riequilibrio.

Nel quadro della procedura di consultazione la maggioranza dei partecipanti ha accolto favorevolmente l'accordo. In data odierna il Consiglio federale ha preso atto del rapporto sui risultati della procedura di consultazione.

Nel 2008, circa il 60 per cento delle esportazioni svizzere, per un valore totale di circa 132 miliardi di franchi, era destinato a Paesi membri dell'UE. Oltre l'80 per cento delle importazioni in Svizzera, per un valore totale di circa 156 miliardi di franchi, proveniva dall'UE.


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