Tavola rotonda "Rete in fibra ottica nelle case": un primo bilancio

Ginevra, 06.10.2009 - La tavola rotonda sull'estensione della rete in fibra ottica fino alle abitazioni (Fiber to the Home, FTTH) e i gruppi di lavoro organizzati intorno allo stesso tema hanno prodotto risultati concreti, vale a dire un accordo tra i principali protagonisti del processo sugli standard tecnici da adottare. Superato, quindi, anche questo ostacolo all'ampliamento della rete in fibra ottica. Per evitare la nascita di più reti parallele, si è inoltre disposto il coordinamento dei lavori: è già stata unanimemente decisa la posa in tutti gli edifici di cavi multifibra (modello multifibra). Infine, pieno accordo delle parti sulla necessità di offrire a tutti i fornitori di servizi le medesime condizioni per l'accesso alla rete in fibra ottica, così da garantire al cliente finale la libertà di scelta dell'operatore.

La tavola rotonda e i gruppi di lavoro organizzati dalla ComCom e dall'UFCOM per favorire la collaborazione tra gli attori coinvolti nell'ampliamento della rete in fibra ottica (fornitori di servizi di telecomunicazione, aziende elettriche e operatori di rete via cavo) hanno prodotto risultati concreti, pubblicati oggi per la prima volta (si veda qui sotto).

A chiusura della tavola rotonda del 5 ottobre 2009 la ComCom e l'UFCOM hanno tracciato un bilancio provvisorio incoraggiante:
la nascita parallela di nuove reti in fibra ottica può essere scongiurata attraverso la posa di cavi multifibra all'interno di ogni abitazione. I partecipanti alla tavola rotonda hanno inoltre deciso di comune accordo che tutti gli operatori telecom dovranno poter accedere ai diversi livelli della rete alle stesse condizioni: sarà così assicurata la libera concorrenza e i clienti finali potranno scegliere a propria discrezione l'operatore su cui appoggiarsi.
Per diversi ambiti le imprese coinvolte nel processo hanno elaborato e adottato all'unanimità importanti standard tecnici unici (si veda qui di seguito). La tavola rotonda e due gruppi di lavoro continueranno ad approfondire i punti rimasti incompleti o ancora da chiarire. La ComCom valuterà anche nuovi strumenti di regolamentazione da introdurre per far fronte ad un'eventuale risposta negativa del mercato; al riguardo il Consiglio federale si esprimerà in un rapporto che presenterà al Parlamento entro metà 2010 al più tardi.

Impianti domestici unici

I partecipanti alla tavola rotonda hanno elaborato alcune raccomandazioni specifiche volte a facilitare sul piano tecnico il cambio dell'operatore da parte del cliente finale. Il collegamento multifibra dovrebbe permettere a più operatori di rete e fornitori di servizi di telecomunicazione di accedere ad uno stesso utente finale; i gestori di rete si sono inoltre accordati per un unico tipo di presa da installare nelle abitazioni, così da risparmiare ai clienti una faticosa ricerca del cavo adatto in caso di cambio dell'operatore.

Accesso dei fornitori di servizi alla rete in fibra ottica

Nel corso della tavola rotonda sono state inoltre elaborate raccomandazioni per un accesso standardizzato dei servizi alla rete. Attraverso un'interfaccia aperta i fornitori di servizi di telecomunicazione ricevono dal gestore di rete un accesso al cliente in qualsiasi momento: se in un secondo tempo quest'ultimo opta per un altro fornitore di servizi sulla stessa rete in fibra ottica, il cambio potrà avvenire senza alcuna difficoltà tecnica. Un simile accesso standardizzato alla rete dovrebbe favorire la libera concorrenza.
Le imprese interessate auspicano l'implementazione di una piattaforma svizzera unica per l'ordine e la gestione delle fibre ottiche.

Contratti tra i proprietari di immobili e i gestori di reti in fibra ottica

Durante la tavola rotonda si è discusso anche sulle condizioni generali dei futuri contratti tra i proprietari di immobili e i gestori di reti in fibra ottica. Unanimità circa l'opportunità di posare almeno quattro fibre in ciascun appartamento: solo in tal modo si potrà garantire l'accesso agli impianti in fibra ottica presenti nelle case a condizioni eque e non discriminatorie. Per permettere ai clienti un facile passaggio a un nuovo fornitore di servizi, dovranno essere fissati tempi e condizioni di disdetta non eccessivamente vincolanti per il proprietario dell'immobile da una parte, e sufficientemente rispettose degli interessi del gestore di rete in caso di risoluzione del contratto dall'altra. La discussione continua e mira alla preparazione di una raccomandazione comune.

Quattro gruppi di lavoro
L'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) ha organizzato, in collaborazione con l'industria, alcuni gruppi di lavoro per coordinare il processo di ampliamento della rete in fibra ottica in Svizzera. Il primo gruppo di lavoro ("L1") si occupa della definizione del cablaggio interno alle abitazioni, il secondo ("L2") della standardizzazione dell'accesso a livello della rete di trasporto, il terzo ("L1B") si è proposto di stabilire i punti di interconnessione, ossia quei punti di accesso alla rete in cui la rete del gestore e quella dell'operatore alternativo si uniscono, e infine il quarto gruppo ("AG3") si è impegnato nella preparazione di raccomandazioni relative alle condizioni dei contratti tra i proprietari di immobili e i gestori di reti in fibra ottica.

Fiber to the Home / FTTH
Il termine "Fiber to the Home" (FTTH) designa una rete di telecomunicazione in fibra ottica (filamenti vetrosi in grado di trasportare luce) condotta fino agli stabili di imprese, condomini e abitazioni unifamiliari. La fibra ottica è uno strumento ampiamente collaudato per il trasporto di dati ad alta velocità e sarà decisiva nei prossimi anni per l'ulteriore sviluppo delle reti locali, dal momento che ben presto il vecchio doppino in rame non sarà più in grado di fornire le sempre maggiori velocità di trasmissione richieste dalle moderne applicazioni Internet, in particolare dalla televisione ad alta definizione.

Nell'autunno 2008 la Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) ha deciso di analizzare questa forma di collegamento insieme agli attori del mercato interessati: si vuole evitare che nel settore sorgano monopoli che ostacolino l'accesso alla rete di altri fornitori di servizi di telecomunicazione e dunque la libera concorrenza. Inoltre, l'implementazione della rete dovrà avvenire nel modo più efficiente possibile, incoraggiando investimenti economicamente sensati.


Indirizzo cui rivolgere domande

Marc Furrer, presidente della ComCom;
Philipp Metzger, vicedirettore UFCOM, caposezione Servizi di telecomunicazione
Tel. 032 327 55 50 (Servizio stampa UFCOM)



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