Contributi al risanamento di siti contaminati negli impianti di tiro: proroga del termine

Berna, 15.09.2009 - Il termine per la concessione di contributi federali a favore del risanamento dei siti contaminati negli impianti di tiro sarà presto prorogato. Per gli impianti ubicati in zone di protezione delle acque sotterranee il termine sarà prorogato fino al 31 dicembre 2012, per gli altri impianti la proroga sarà concessa fino al 31 dicembre 2020. Per il risanamento sarà corrisposta una somma forfetaria di 8000 franchi per bersaglio. La relativa modifica della legge sulla protezione dell’ambiente entrerà in vigore il 1° ottobre 2009. La decisione del Parlamento di prorogare il termine era invece già stata presa nel marzo 2009.

In Svizzera sono circa 6000 i parapalle attorno ai quali il suolo è stato inquinato per decenni da diverse centinaia di tonnellate di piombo l'anno e da circa 20 tonnellate di antimonio altamente tossico. Benché in questi ultimi anni due terzi degli impianti siano stati chiusi o dotati di sistemi parapalle artificiali, sono ancora circa 2000 gli impianti di tiro dove l'inquinamento del suolo con tali sostanze persiste tuttora. I metalli pesanti costituiscono un pericolo soprattutto per le acque sotterranee e, nel caso di alcune centinaia di impianti, rappresentano persino una minaccia diretta per l'acqua potabile.

Secondo il diritto ambientale, gran parte di questi 6000 impianti è da considerare alla stregua di siti contaminati e deve essere risanata nel corso dei prossimi 20 anni. I relativi costi si aggireranno sui 900 milioni di franchi. Secondo la legge sulla protezione dell'ambiente attualmente in vigore, per il risanamento dei siti contaminati saranno corrisposti ai Cantoni contributi federali pari al 40 per cento dei costi computabili purché il suolo non sia stato inquinato da attività di tiro dopo il 1° novembre 2008. Nel caso dei sistemi parapalle tuttora in funzione, il termine previsto avrebbe potuto essere rispettato chiudendo gli impianti o dotandoli di sistemi parapalle artificiali. Tuttavia, risulta evidente che ai Comuni e alle società di tiro non è stato concesso il tempo necessario. Le scadenze troppo ravvicinate hanno peraltro impedito alle due sole ditte incaricate di dotare per tempo gli impianti di parapalle artificiali. Sollecitato da un'iniziativa parlamentare, il Parlamento ha deciso il 20 marzo 2009 di modificare la legge sulla protezione dell'ambiente e di accordare una proroga scaglionata del termine:

  • fino al 31 dicembre 2012 per gli impianti ubicati nelle zone di protezione delle acque sotterranee, al fine di tenere conto dell'urgenza ecologica;
  • fino al 31 dicembre 2020 per gli impianti ubicati in altre zone.

Il Presidente della Confederazione Hans Rudolf Merz ha deciso di mettere in vigore la  modifica della legge sulla protezione dell’ambiente il 1° ottobre 2009

In futuro, la Confederazione verserà ai Cantoni un indennizzo forfetario di 8000 franchi per bersaglio. Ciò permetterà di ridurre al minimo gli oneri amministrativi relativi al risanamento degli impianti di tiro a 300 m, che rappresentano lo standard in Svizzera.

Le decisioni adottate comporteranno per il fondo per i siti contaminati costi supplementari fino a 120 milioni di franchi, i quali saranno destinati al risanamento di circa 2000 impianti di tiro ancora in funzione. Presumibilmente, la proroga scaglionata permetterà di sostenere detti costi nei prossimi anni senza dover aumentare l'aliquota delle tasse versate nel fondo per i siti contaminati.


Indirizzo cui rivolgere domande

Siegfried Lagger, capo di sezione, Divisione giuridica, UFAM, tel. 031 322 69 39
Christoph Wenger, capo della sezione Siti contaminati e rifiuti industriali, UFAM, tel. 031 322 93 71



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