Parafato l’accordo sull’educazione fra Svizzera e Unione europea

Berna, 06.08.2009 - Con la parafatura dell’accordo sull’educazione, la Svizzera e l’Unione europea hanno compiuto oggi un passo decisivo verso la partecipazione ufficiale della Svizzera, dal 2011, ai programmi europei di educazione, formazione professionale e per la gioventù. In virtù di questo nuovo accordo, persone e istituzioni svizzere potranno prendere parte alle attività di mobilità e ai progetti di cooperazione con diritti praticamente identici a quelli dei partner europei. Inoltre, l’accordo completa idealmente le attività condotte dalla Svizzera nello spazio europeo dell’educazione e della ricerca, comprendenti anche la partecipazione al programma quadro di ricerca dell’Unione europea. Le prossime tappe prevedono l’approvazione dell’accordo da parte del Consiglio federale e del Parlamento e lo stanziamento dei mezzi finanziari necessari.

«Apprendimento permanente» e «Gioventù in azione» sono i programmi attuali dell'Unione europea nei settori dell'educazione, della formazione professionale e della gioventù (2007-2013). Imperniati sullo scambio, questi programmi promuovono la mobilità degli studenti a scopo formativo, gli stage professionali prima o durante l'attività lavorativa e i soggiorni culturali all'estero per i giovani. Un'altra componente fondamentale è lo scambio di informazioni e conoscenze specialistiche finalizzato a migliorare la formazione e il perfezionamento professionali o a intensificare la collaborazione fra istituti scolastici e imprese.

L'Unione europea ha lanciato i primi programmi in materia di educazione già negli anni 1980. Grazie a un accordo bilaterale, all'inizio degli anni 1990 la Svizzera ha potuto partecipare ufficialmente a due di questi programmi. Dopo il no allo Spazio economico europeo, scaturito dalle urne il 6 dicembre 1992, il nostro Paese non ha più potuto prendere parte integralmente ai programmi avviati dopo il 1995. Da allora, alla Svizzera è concesso di partecipare soltanto indirettamente: le istituzioni elvetiche possono cooperare alle attività dei programmi unicamente su base puntuale, con finanziamenti federali per progetti.

Per ripristinare una situazione tale da consentire nuovamente una partecipazione ufficiale, negli scorsi anni sono stati intrapresi diversi passi. Ad esempio, nell'atto finale agli Accordi bilaterali I, l'educazione è definito un settore oggetto di futuri negoziati. Nel quadro degli Accordi bilaterali II, la Svizzera e l'Unione europea hanno riaffermato la volontà di spianare la strada a una partecipazione ufficiale ai programmi in corso (2007-2013). I relativi negoziati sono stati avviati nel mese di aprile 2008.

Il nuovo accordo fornirà ai cittadini svizzeri una base legale per partecipare alle attività di mobilità e ai progetti di cooperazione praticamente con gli stessi diritti dei partner europei. Questa possibilità si estende anche alle istituzioni svizzere, che potranno lanciare e dirigere progetti comunitari. Sedendo negli organi appositi, la Svizzera potrà inoltre esprimersi sull'orientamento strategico dei programmi.

Come previsto dall'accordo e analogamente a tutti gli altri Paesi partecipanti, anche in Svizzera sarà istituita un'agenzia nazionale incaricata dell'attuazione dei programmi. A seguito di un bando pubblico indetto dalla Segreteria di Stato per l'educazione e la ricerca, la «Fondazione ch» per la collaborazione confederale ha ottenuto il mandato per la realizzazione di questa struttura; i relativi lavori inizieranno non appena le Camere federali avranno approvato lo stanziamento dei mezzi finanziari necessari.

Per la partecipazione ai programmi «Apprendimento permanente» e «Gioventù in azione» nel periodo 2011-2013, l'accordo prevede un finanziamento complessivo di 50,1 milioni di euro (pari a circa 77 milioni di franchi).


Indirizzo cui rivolgere domande

Segreteria di Stato per l'educazione e la ricerca SER
Verena Weber, responsabile dei negoziati su incarico
tel. +41 79 581 29 76
Hallwylstrasse 4
3003 Berna

Claude Wild, supplente del capomissione della Missione svizzera presso l’Unione europea, Bruxelles
Tel. +32 2 286 13 05


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Segreteria di Stato per l'educazione e la ricerca (SER) - a partire dal 1.1.2013 SEFRI
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