ORNI: valutazione degli impianti di telefonia mobile attigui regolamentata in modo vincolante

Berna, 01.07.2009 - Nel 2007 il Tribunale federale aveva esaminato la questione se gli impianti di telefonia mobile attigui dovessero essere valutati singolarmente o come un solo impianto. L'ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI) è stata modificata per tenere conto di tale sentenza. Il 1o luglio 2009 il Consiglio federale ha deciso che le modifiche entreranno in vigore il 1o settembre 2009.

Quando le antenne della telefonia mobile si trovano a distanza ravvicinata, sorge la domanda se debbano essere considerate un unico impianto. Tale decisione influisce sull'intensità massima ammessa per le radiazioni non ionizzanti. Ora tali criteri sono stati inseriti nell'ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI), divenendo perciò vincolanti. Il 1o luglio 2009 il Consiglio federale ha deciso che le modifiche entreranno in vigore il 1o settembre 2009. In tal modo il Consiglio federale ripristina la certezza del diritto per quanto concerne gli ulteriori ampliamenti delle reti di telefonia mobile. La revisione dell'ORNI si è resa necessaria in seguito a una decisione pronunciata alla fine del 2007 dal Tribunale federale in seguito a un ricorso.

A grandi linee è stato mantenuto lo schema di valutazione finora consigliato dall'UFAM. Grazie ad alcuni adeguamenti di lieve entità ora la definizione di impianto è univoca e non dipende più dall'ordine temporale in cui sono stati autorizzati i diversi gruppi di antenne. Non sarà necessario procedere a una nuova valutazione dei circa 12'000 impianti di antenna esistenti. I cambiamenti non pregiudicano in alcun modo il rispetto dei valori limite di immissione che, in base a criteri scientifici riconosciuti, evitano danni alla salute e al benessere.

Come per le antenne della telefonia mobile, la medesima domanda si pone pure per le linee ad alta tensione. Anche per questo problema l'ordinanza ora specifica fino a che distanza le linee parallele vadano considerate un unico impianto.

I valori limite non sono stati abbassati

Il Consiglio federale non ha voluto dar seguito alle richieste degli ambienti medici e di vari gruppi di interesse di abbassare i valori limite. I valori limite preventivi vigenti in Svizzera dal 2000 sono ancora oggi fra i più severi in Europa. Un principio fondamentale della legge sulla protezione dell'ambiente sancisce che le misure nell'ambito della prevenzione devono essere tecnicamente possibili ed economicamente sopportabili. In considerazione dell'attuale stato della tecnica, il Consiglio federale è del parere che un ulteriore inasprimento dei limiti a titolo preventivo violerebbe questo principio della legge sulla protezione dell'ambiente.


Indirizzo cui rivolgere domande

Jürg Baumann, capo della Sezione radiazioni non ionizzanti (RNI), UFAM, tel. 031 322 69 64



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