La Svizzera intende adeguarsi ai valori limite delle emissioni di CO2 dell’Ue per le nuove automobili

Berna, 26.05.2009 - Le emissioni di CO2 dei nuovi veicoli immatricolati in Svizzera dovranno essere ridotte in modo massiccio per contribuire a sostenere la politica energetica, climatica e ambientale della Confederazione e per raggiungere gli obiettivi stabiliti in materia in seno all’Ue. In questo contesto è stata avviata una procedura di consultazione sul progetto di revisione parziale della legge sul CO2. Il modello proposto consente di ridurre, nel periodo compreso tra il 2012 e il 2020, le emissioni di CO2 delle autovetture in media di circa un milione di tonnellate l’anno.

L'Ue si è prefissa l'obiettivo di ridurre entro il 2015 le emissioni di CO2  delle nuove automobili a 130 grammi al chilometro (g/km). Con un modello analogo, la Svizzera mira a raggiungere lo stesso obiettivo.

Il 12 febbraio 2007, la Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio nazionale ha inoltrato una mozione (07.3004) con la quale incarica il Consiglio federale di creare le basi legali necessarie per adeguare, a partire dal 1° gennaio 2012, le emissioni medie delle automobili nuove immatricolate in Svizzera alla normativa europea. Con decreto del 19 dicembre 2008, il Consiglio federale ha deciso di presentare la prevista modifica di legge come controproposta indiretta all'iniziativa popolare per "veicoli a misura d'uomo", la cosiddetta iniziativa "Stopp Offroader".

Gli importatori possono istituire delle comunità di emissioni

Visto che la Svizzera dovrà orientarsi alla normativa europea, l'obiettivo è quello di raggiungere i valori stabiliti dall'Ue. Si prevede di farlo con un sistema che infligge una multa agli importatori di veicoli che superano il valore limite medio delle emissioni di CO2 stabilito per gli autoveicoli nuovi immatricolati in Svizzera. Visto che il nostro Paese parte da un valore di emissioni di CO2 superiore, in confronto all'Ue deve fissare aliquote più elevate per calcolare le sanzioni. Nel 2008, le emissioni di CO2 medie dei nuovi veicoli in Svizzera raggiungevano 175 g/km; nell'Ue si prevede, invece, un valore medio inferiore a 160 g/km.

Gli importatori svizzeri hanno tuttavia la possibilità di istituire delle comunità di emissioni per raggiungere congiuntamente l'obiettivo di 130 g/km entro il 2015. Coloro che, nella media, riescono a rimanere al di sotto del valore limite, grazie al raggruppamento potranno beneficiare di un indennizzo per gli sforzi intrapresi a favore dell'efficienza.

Attesi effetti notevoli

Secondo gli studi sull'efficacia, nel periodo compreso tra il 2012 e il 2020 questo modello permetterà di ridurre le emissioni di CO2 in media di circa un milione di tonnellate l'anno.

Nell'ambito della procedura di consultazione avviata ieri, che durerà fino al 29 giugno 2009, le organizzazioni interessate hanno la possibilità di esprimersi sulla proposta.


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Marianne Zünd, portavoce UFE, tel. 031 322 56 75



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