Violenza nei rapporti di coppia: studio e rapporto del Consiglio federale

Berna, 14.05.2009 - Il Consiglio federale ha approvato un rapporto sulla violenza commessa all’interno della coppia. Realizzato in adempimento a un postulato (05.3694) di Doris Stump, tale rapporto illustra le misure con le quali la Confederazione intende proseguire la lotta contro questo tipo di violenza. Il rapporto si basa su uno studio curato dall’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo UFU. Lo studio fornisce per la prima volta un quadro completo delle cause e dei fattori di rischio di violenza nella coppia e descrive quanto intrapreso sinora dalla Confederazione e dai Cantoni per contrastare questa forma di violenza.

Lo studio «Gewalt in Paarbeziehungen – Ursachen und in der Schweiz getroffene Massnahmen» (Violenza nei rapporti di coppia – Cause e misure adottate in Svizzera) e il relativo rapporto costituiscono la risposta del Consiglio federale a un postulato della consigliera nazionale Doris Stump. La Confederazione esprime così la volontà di impegnarsi negli anni a venire a favore di un’attuazione sistematica delle basi giuridiche e di individuare, con l’ausilio di valutazioni, i problemi e le lacune ancora esistenti. Inoltre, saranno vagliate nuove misure destinate all’informazione, alla sensibilizzazione e alla prevenzione. L’Ufficio federale di statistica, dal canto suo, si avvarrà della nuova Statistica criminale di polizia per fornire ulteriori analisi nell’ambito della violenza domestica. Un nuovo studio dovrebbe infine fare chiarezza sui costi economici causati da questo tipo di violenza.

Si stima che, nel corso della vita adulta, una donna su dieci subisca violenza fisica o sessuale nell’ambito di un rapporto di coppia. Nel 2007, in circa 15’500 dei casi trattati dai consultori cantonali, vittima e autore avevano un rapporto domestico. Tra il 2001 e il 2004, la violenza nella coppia ha causato in media il decesso di 22 donne e di 4 uomini l’anno.
Dal 2004, la violenza nel matrimonio e nella coppia è perseguita penalmente d’ufficio. La nuova disposizione sulla protezione delle vittime inserita nel Codice civile è entrata in vigore nel 2007 e tutela le persone dalla violenza, dalle minacce e dalle insidie. La legge concernente l’aiuto alle vittime di reati obbliga i Cantoni a istituire centri di assistenza e consulenza ad hoc.

La violenza nei rapporti di coppia scaturisce dall’interazione di diversi fattori di rischio individuali e sociali. Un’esperienza di violenza vissuta come vittima o testimone durante l’infanzia, un elevato consumo di alcol e un comportamento antisociale o criminale al di fuori della coppia sono strettamente correlati con la violenza tra partner. Altri fattori di rischio rilevanti risiedono nell’iniqua ripartizione del potere tra uomo e donna all’interno della coppia, nella mancanza di strategie costruttive per la gestione dei conflitti, nelle situazioni di stress come la gravidanza, la nascita di un figlio o la separazione, nell’isolamento sociale e nell’atteggiamento di approvazione della violenza da parte dei due partner e dell’ambiente che li circonda. Lo studio presentato fornisce per la prima volta in Svizzera una panoramica delle molteplici cause della violenza nei rapporti di coppia, mostra le lacune sul fronte della trasmissione dei dati e fornisce un inventario completo delle misure adottate negli ultimi anni a livello federale e cantonale.

Il Servizio per la lotta alla violenza dell’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo si occupa già dal 2003, su mandato del Consiglio federale, della prevenzione e della lotta alla violenza nei rapporti di coppia e nelle situazioni di separazione. Oltre a informare e a sensibilizzare, l’UFU svolge una funzione importante nell’incentivare l’interconnessione e la collaborazione all’interno dell’amministrazione federale nonché tra i servizi pubblici e privati che operano nei Cantoni.

Negli scorsi anni, i Cantoni hanno dal canto loro introdotto nelle rispettive legislazioni varie misure contro la violenza domestica, ponendo così le basi per interventi mirati come l’allontanamento dall’abitazione comune, il divieto di accesso e il divieto di contatto. Negli ultimi anni, inoltre, sono nati diversi servizi specializzati e di coordinamento incaricati di concertare le misure della polizia come pure dei consultori per le vittime e le persone violente, nonché le case per donne maltrattate e gli offerenti di programmi educativi per gli autori di violenza.


Indirizzo cui rivolgere domande

Alberto Meyer
Addetto alle pubbliche relazioni
031 322 68 42
alberto.meyer@ebg.admin.ch

Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo
Schwarztorstrasse 51
3003 Berna



Pubblicato da

Dipartimento federale dell'interno
http://www.edi.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-26828.html