Convenzione sul raccordo della NFTA alla rete italiana ad alta capacità

Berna, 02.11.1999 - Il ministro italiano dei trasporti e della navigazione Tiziano Treu e il consigliere federale Moritz Leuenberger, Capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) hanno firmato oggi a Basilea, una convenzione concernente la garanzia della capacità delle principali linee che collegano la nuova ferrovia transalpina svizzera (NFTA) alla rete italiana ad alta capacità (RAC). È così assicurata in futuro la possibilità per il traffico dei viaggiatori e delle merci proveniente dalla NFTA di proseguire a sud sulle linee di raccordo. Questa convenzione servirà a coordinare la pianificazione a lungo termine dell'infrastruttura ferroviaria dei due Paesi. Un simile accordo per le vie d'accesso alla NFTA situate a nord, era stato firmato con la Germania nel 1996 a Lugano.

Gli elementi principali del nuovo accordo quadro sono il potenziamento o la costruzione di nuove vie d'accesso alla NFTA sul versante svizzero e italiano. Le misure interessano gli assi Lötschberg/Sempione - Milano/Novara e San Gottardo - Novara/Milano. Sono inoltre previsti il miglioramento del raccordo con l'aeroporto di Malpensa, il potenziamento dei terminali che servono al trasporto combinato di merci attraverso le Alpi e una nuova tratta di collegamento tra Lugano e Milano. La nuova tratta Lugano - Milano assicurerà la capacità necessaria per lo smaltimento del traffico viaggiatori e merci a sud della NFTA. Inoltre, per la Svizzera si accorceranno i tempi di percorrenza verso i centri del Nord Italia. Il prolungamento della NFTA fino a Milano costituisce poi un elemento centrale per l'integrazione della rete ferroviaria svizzera a quella internazionale ed è parte integrante della rete ferroviaria transeuropea dell'Ue. La data della realizzazione di queste misure sarà determinata a seconda del fabbisogno, ossia in base alla domanda di trasporto. Per il finanziamento si applicherà il principio della territorialità: ogni Stato finanzierà gli investimenti per le opere ferroviarie previste sul suo territorio.

Un contributo al trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia

La Svizzera e l'Italia forniscono in questo modo un ulteriore contributo al trasferimento del traffico merci dalla strada alla rotaia, al quale mira anche l'accordo sui trasporti terrestri tra la Svizzera e l'Ue. Per raggiungere questo obiettivo, le ferrovie dei due Paesi dovranno fare ogni sforzo per migliorare anche la qualità dell'offerta ferroviaria sia nel traffico merci che passeggeri. La presente convenzione è valida fino al 2020 ed è prorogabile. In Svizzera entrerà in vigore successivamente alla ratifica da parte delle Camere federali. Il relativo messaggio sarà presentato al Parlamento all'inizio del 2000.

"Joint venture" FFS-FS

Nell'incontro che ha preceduto la firma della convenzione, i due ministri hanno discusso anche del progetto di "Joint venture" tra le FFS e la FS. Questo accordo trova il pieno appoggio da parte dei due ministeri. Superare le barriere nazionali nel traffico merci costituisce un elemento importante per migliorare la competitività delle ferrovie e favorisce in modo importante il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia. Dopo una fase di preparazione di due anni, è prevista, per l'inizio 2002, la fusione delle due ferrovie nel settore del traffico merci. In questa nuova società FFS e FS opereranno come partner a parti uguali. Questa nuova società, grazie ad un probabile volume di traffico annuo di 130 milioni di tonnellate, diventerà uno dei principali attori del traffico merci europeo.


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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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