Il Consiglio federale avvia la consultazione sull'abrogazione del divieto della diagnosi preimpianto

Berna, 18.02.2009 - Il Consiglio federale ha avviato oggi la consultazione sulla modifica della legge federale concernente la procreazione con assistenza medica. La modifica prevede l'abrogazione del divieto di effettuare diagnosi preimpianto, sancito dall’attuale legge, sostituendolo con un’autorizzazione sottoposta a condizioni severe.

In Svizzera, la legge sulla medicina della procreazione vieta la diagnosi preimpianto (DPI), ossia l’analisi di un embrione generato tramite fecondazione artificiale (fertilizzazione in-vitro, IVF) per rilevare eventuali anomalie genetiche prima di un suo eventuale trasferimento nell’utero della madre. Questa situazione va modificata. Su incarico del Parlamento, il Consiglio federale ha elaborato una proposta per autorizzare la DPI e l’ha posta oggi in consultazione. Secondo tale proposta, possono ricorrere a una DPI le coppie per le quali, a causa del loro patrimonio genetico, esiste un importante rischio di trasmettere ai bambini la predisposizione a contrarre una grave malattia. Grazie alla DPI hanno a disposizione un’alternativa a una diagnosi prenatale, da effettuare durante la gravidanza, seguita da un'eventuale interruzione di quest’ultima. Al contempo, il disciplinamento è volto a garantire la tutela della dignità umana e ad impedire gli abusi.

Allo scopo di conseguire questi obiettivi, la proposta del Consiglio federale pone limiti severi all’applicazione della DPI. Questa può essere effettuata unicamente se non è possibile evitare in altro modo il pericolo che la predisposizione genetica per una malattia, riscontrata presso i genitori, possa essere trasmessa ai figli. Deve trattarsi di una malattia grave che si presenta con grande probabilità prima del cinquantesimo anno d’età e per la quale non esiste un’adeguata ed efficace terapia. Tutte le altre applicazioni della DPI rimangono vietate, come per esempio quella effettuata nel quadro di uno screening, ossia per analisi profilattiche volte a evitare anomalie genetiche che insorgono spontaneamente (p. es. Trisomia 21) oppure nel tentativo di aumentare le probabilità di successo del trattamento contro l’infertilità. È parimento vietato impiegare la DPI per scegliere un embrione con un determinato tipo di tessuto per una successiva donazione di tessuti od organi allo scopo di salvare un fratello o a una sorella malati. In generale sono proibite tutte le applicazioni della DPI che non sono legate a una malattia genetica.

L’Ufficio federale della sanità pubblica raccoglierà i pareri relativi al progetto inoltrati entro il 18 maggio 2009 nell’ambito della procedura di consultazione oggi avviata.


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Zurcher Jean-Louis
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