Cessione in proprietà del fucile d'assalto: regolamentazione più severa a decorrere dal 2010

Berna, 20.01.2009 - Attualmente, per poter ricevere il proprio fucile d'assalto in proprietà dopo aver adempiuto all'obbligo di servizio è necessario aver effettuato due esercizi federali durante gli ultimi tre anni prima del proscioglimento dall'obbligo di prestare servizio militare. La riveduta "ordinanza sull'equipaggiamento personale dei militari (OEPM)" prevede che nello stesso periodo siano stati assolti quattro esercizi federali, di cui due tiri di campagna e due esercizi obbligatori. La nuova regolamentazione sarà applicabile dal 2010.

Nel 2007, circa il 23 per cento dei militari (mil) prosciolti hanno ricevuto la loro arma in proprietà. Nel 2004 la rispettiva quota ammontava ancora al 43 per cento. Questo calo d'interesse potrebbe in parte essere imputabile alle nuove condizioni per la cessione entrate in vigore il 1° aprile 2005. Da allora i costi per l'adeguamento tecnico dei fucili d'assalto 57 e 90 (60 Fr. per il F ass 57, 100 Fr. per il F ass 90) vengono addebitati agli interessati.

Inasprimento delle condizioni per la cessione
Finora, chi desidera ricevere il proprio fucile d'assalto in proprietà dopo aver adempiuto all'obbligo di prestare servizio militare deve provare di aver assolto due esercizi federali (tiri di campagna e/o esercizi obbligatori) durante gli ultimi tre anni. L'ordinanza sull'equipaggiamento personale dei militari (OEPM) riveduta nel 2006 prevede che durante i tre anni precedenti al proscioglimento dall'obbligo di prestare servizio militare vengano assolti due tiri di campagna e due esercizi obbligatori. L'anno in corso rientra ancora nel periodo transitorio, mentre a decorrere dal 1° gennaio 2010 verrà applicata la regolamentazione più severa prevista dall'OEPM.

Nessuna contraddizione rispetto al rapporto del "Gruppo di lavoro armi d'ordinanza"
Agli inizi di dicembre 2007, l'allora capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), consigliere federale Samuel Schmid, aveva istituito un gruppo di lavoro incaricato di elaborare un rapporto esaustivo sugli aspetti militari e giuridici, nonché politici e sociologici relativi all'arma di servizio personale. L'acquisto delle armi d'ordinanza in proprietà al momento del proscioglimento dall'esercito è uno dei temi trattati nel rapporto del "Gruppo di lavoro armi personali" disponibile da metà novembre 2008. Il capo del DDPS, consigliere federale Ueli Maurer, intende analizzare approfonditamente vari aspetti trattati nel rapporto. In seguito sottoporrà al Consiglio federale eventuali richieste di adeguamento delle regolamentazioni attualmente applicate. Fino all'entrata in vigore di eventuali nuove regolamentazioni vigono senza modifiche le attuali basi giuridiche.


Indirizzo cui rivolgere domande

Robert Wieser
sostituto segretario generale del Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) e presidente del "Gruppo di lavoro armi d'ordinanza"
031 324 50 22

Fritz Schneeberger
Capo del Settore equipaggiamenti, armi e beni di consumo presso la Base logistica dell'esercito (BLEs)
031 324 20 36



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