Fissati dal Consiglio federale i paletti per il potenziamento della rete ferroviaria svizzera

Berna, 19.12.2008 - Il Consiglio federale ha discusso dello sviluppo dei trasporti pubblici e definito le linee direttrici per l'ulteriore potenziamento della rete ferroviaria in Svizzera. A questo proposito, entro la primavera del 2010, il DATEC elaborerà un progetto (Ferrovia 2030) da porre in consultazione, che conterrà due proposte di potenziamento di portata differente.

Il sistema dei trasporti pubblici svizzero è tra i migliori e più efficienti d'Europa. In nessun altro Paese si viaggia così spesso in treno come in Svizzera. Nel contempo, l'offerta di collegamenti è tale da rendere l'infrastruttura ferroviaria svizzera la più sollecitata al mondo, tanto che ha ormai raggiunto i suoi limiti di capacità.

Nell'ambito del primo progetto di sviluppo futuro dell'infrastruttura ferroviaria (SIF), il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) si è assunto l'impegno di presentare alle Camere un secondo pacchetto di misure infrastrutturali, da finanziare anch'esso con il fondo per il finanziamento dei progetti d'infrastruttura dei trasporti pubblici (FTP), alimentato da mezzi supplementari.

Nella seduta odierna il Consiglio federale ha fissato i paletti per questo progetto.

Il continuo aumento della domanda nel traffico viaggiatori, già oggi causa di treni spesso sovraffollati, e le esigenze del mondo economico nel traffico merci richiedono un ulteriore ampliamento dell'offerta dei trasporti ferroviari. Un potenziamento delle capacità si impone in particolare nel traffico a lunga distanza tra gli agglomerati e in quello regionale all'interno degli agglomerati. Nell'odierna discussione il Consiglio federale ha perciò definito le linee da seguire per l'ulteriore potenziamento delle ferrovie (progetto consecutivo concernente lo sviluppo futuro dell'infrastruttura ferroviaria, Ferrovia 2030).

Progetto da porre in consultazione con due varianti

Il DATEC è incaricato di elaborare un apposito progetto entro il 2010. Viste le dimensioni del progetto, saranno proposte due varianti che differiscono sul piano della portata dei potenziamenti infrastrutturali e dell'offerta di trasporti ferroviari nonché su quello degli strumenti supplementari da prevedere per alimentare il fondo FTP.

La variante n. 1 prevede il potenziamento della rete ferroviaria per un investimento totale che si aggira attorno ai 21 miliardi di franchi, da distribuire sull'arco di 25 anni circa. Ne risulta in media un importo annuo di 1,2 miliardi di franchi, corrispondente all'incirca ai prelievi annui dal fondo FTP destinati al progetto SIF. L'inizio degli investimenti per il progetto Ferrovia 2030 è previsto nel 2017 e la conclusione, a seconda del loro volume, entro il 2040.

La variante n. 2 prevede il potenziamento della rete ferroviaria per un investimento totale di 12 miliardi di franchi circa, pari a un importo annuo medio di 850 milioni di franchi.

La differenza principale tra le due varianti risiede nel fatto che la seconda non consente uno sviluppo sostanziale dell'offerta nel traffico viaggiatori d'agglomerato, nonostante il forte aumento della domanda registrato anche in questo settore. Come richiesto dalle Camere, saranno esaminate tutte le opzioni di ampliamento previste dal progetto SIF (p.es. il terzo binario tra Losanna e Ginevra, la galleria di Ligerz e quella di base dello Zimmerberg) come pure la galleria del Wisenberg, le tratte di accesso NFTA a nord e a sud, la galleria di Brütten e la seconda galleria dell'Heitersberg.

Finanziamento con il fondo FTP

Nel progetto Ferrovia 2030 si prevede di utilizzare il fondo FTP per finanziare i relativi potenziamenti. A tal scopo occorre tuttavia prolungare la durata del fondo nonché assicurargli entrate supplementari. Visto che questi due provvedimenti richiedono una modifica della Costituzione, il progetto Ferrovia 2030 sarà sottoposto a votazione popolare.

In proposito, il Consiglio federale ha deciso di mantenere gli attuali strumenti di alimentazione del fondo, ossia la quota federale della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP), l'1 per mille d'imposta sul valore aggiunto e una quota dell'imposta sugli oli minerali (finora destinata al solo progetto NFTA).

Per garantire la liquidità del fondo occorrono strumenti di alimentazione supplementari, da predisporre per un periodo di tempo limitato presumibilmente a dieci anni. Il progetto Ferrovia 2030 conterrà una serie di proposte in merito. La variante n. 2 porrà l'accento sul versamento di un contributo da parte degli utenti della ferrovia, mentre la variante n. 1 prevede, oltre al versamento di tale contributo, di destinare la quota cantonale della TTPCP al progetto.

Prossimi passi

Il DATEC ha già avviato, in collaborazione con le FFS, i lavori preliminari per il progetto Ferrovia 2030. Nei prossimi mesi si tratterà in particolare di definire i potenziamenti da prevedere, il fabbisogno finanziario e gli strumenti di finanziamento da utilizzare. Il Consiglio federale prevede di porre il progetto in consultazione nella primavera del 2010 e di adottare il relativo messaggio a fine 2010, come richiesto dalle Camere.


Finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria

Attualmente la Confederazione dispone dei seguenti strumenti per finanziare l'infrastruttura ferroviaria:

  • convenzione sulle prestazioni conclusa con le FFS (ca. 1,4 mld. CHF), credito quadro e indennità versate alle ferrovie private (ca. 500 mln.) stanziati nel bilancio federale;

  • fondo infrastrutturale, in cui dal 2008 sono disponibili mezzi per i progetti urgenti negli agglomerati (dal 2008);

  • fondo per il finanziamento dei progetti d'infrastruttura dei trasporti pubblici (fondo FTP), destinato ai quattro grandi progetti FERROVIA2000/SIF, NFTA, raccordo alla rete ferroviaria europea ad alta velocità e risanamento acustico della rete ferroviaria (per un totale di 1,5 mld. CHF ca. nel 2008).


Indirizzo cui rivolgere domande

Ufficio federale dei trasporti UFT, Informazione, 031 322 36 43


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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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