Entra in vigore la legge sul CO2

Berna, 05.04.2000 - Il Consiglio federale ha stabilito l’entrata in vigore della legge sul CO2 al 1° maggio 2000. La normativa stabilisce che entro il 2010, la Svizzera dovrà ridurre le sue emissioni di CO2 del 10% rispetto a quelle del 1990. Il nostro Paese ha contratto tale impegno nell’ambito del Protocollo di Kyoto relativo alla Convenzione sul clima. L’obiettivo dev’essere raggiunto in primo luogo mediante misure facoltative dell’economia e con provvedimenti già decisi. Se non dovessero bastare, il Consiglio federale introdurrà una tassa sul CO2. Quest’ultima, una tassa d’incentivazione, potrà essere riscossa al più presto nel 2004.

L’8 ottobre 1999, l’Assemblea federale ha varato la legge federale sulla riduzione delle emissioni di CO2 (legge sul CO2). Il termine per il referendum è scaduto, inutilizzato, il 3 febbraio 2000.

Nel Protocollo di Kyoto relativo alla Convenzione sul clima, oltre 180 Paesi si sono impegnati a ridurre le loro emissioni di gas a effetto serra in quanto incombe la minaccia di un riscaldamento climatico d’origine antropica. La legge sul CO2 permette alla Svizzera di onorare quest’impegno internazionale. Essa stabilisce il suo obiettivo di riduzione nella legge e sottolinea in tal modo la sua decisione ad apportare un contributo alla protezione globale del clima.

Soprattutto misure facoltative, decise e pianificate

La legge prescrive che, entro il 2010, le emissioni di CO2 debbano essere ridotte globalmente in Svizzera del 10% rispetto al livello registrato nel 1990. Le emissioni provenienti dai combustibili vanno ridotte del 15% e quelle derivanti dai carburanti dell’8%. Gli obiettivi devono essere raggiunti in primo luogo mediante provvedimenti di politica energetica, dei trasporti, ambientale e finanziaria, nonché con misure a carattere facoltativo. Soltanto nel caso in cui non bastassero, entrerebbe in vigore la tassa sul CO2.

I seguenti provvedimenti perseguono una riduzione delle emissioni di CO2:

  • Misure facoltative: l’economia e il settore privato devono fornire un contributo di loro iniziativa. Nel quadro del programma Energia 2000 e del programma successivo, l’Ufficio federale dell’energia intende concludere accordi per la limitazione del consumo energetico e delle emissioni di CO2 soprattutto con grossi consumatori d’energia. Un partner importante è, in questo contesto, l’Agenzia per l’energia – fondata alla fine del 1999 dal settore economico. I primi lavori riguardanti tali accordi sono già in corso. Se avranno successo, le misure facoltative forniranno un notevole contributo alla riduzione delle emissioni di CO2. 
  • Provvedimenti della Confederazione già decisi e pianificati: rientrano in questa categoria la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (riscossa dal 1° gennaio 2001), la legge sull’energia (in vigore dal 1° gennaio 1999) e i diversi progetti nell’ambito dell’energia, sui quali la popolazione sarà chiamata ad esprimersi probabilmente il prossimo mese di settembre. 
  • Tassa sul CO2 a titolo sussidiario: con la tassa sul CO2, il Consiglio federale s’impegna ad introdurre – al più presto dal 2004 – una tassa sul consumo di combustibili e carburanti d’origine fossile, qualora gli obiettivi di riduzione non potessero essere raggiunti con altre misure. L’evoluzione delle emissioni di CO2 è regolarmente sorvegliata. L’ammontare della tassa dipenderà da quanto è ancora lontano l’obiettivo di riduzione. Essa potrebbe essere riscossa o sul combustibile o sul carburante, oppure su entrambi. L’aliquota massima fissata nella legge ammonta a 210 franchi per tonnellata di CO2. Ciò corrisponderebbe ad un aumento del prezzo della benzina di 50 centesimi al litro al massimo. Le entrate della tassa sarebbero interamente restituite alla popolazione e alle aziende. 

Importante votazione popolare

Presumibilmente nell’autunno del 2000 avrà luogo la votazione popolare sull’iniziativa “solare” e sui due progetti del Parlamento relativi all’energia. Questi ultimi sono delle controproposte del Parlamento all’iniziativa “solare” e all’iniziativa – nel frattempo ritirata – “energia e ambiente”. Il Consiglio federale sostiene entrambe le proposte del Parlamento. Esse costituiscono un’ottima opportunità per l’energia idroelettrica nonché altre energie rinnovabili quali il sole e il legno, e ricompensano l’utilizzazione parsimoniosa dell’energia. I progetti contribuiscono in maniera rilevante al raggiungimento degli obiettivi di protezione del clima fissati nella legge sul CO2, nonché possibilmente ad evitare l’introduzione di una tassa sul CO2.



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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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