Ultima proroga del blocco degli averi di Mobutu

Berna, 12.12.2008 - Il Consiglio federale ha deciso di prorogare un’ultima volta il blocco degli averi di Mobutu sino al 28 febbraio 2009 in modo da non tralasciare nessuna possibilità che possa permettere di trovare una soluzione soddisfacente a questo dossier. In seguito a uno scambio di lettere tra il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e le autorità della Repubblica democratica del Congo, si è delineata una soluzione possibile concernente gli averi di Mobutu e del suo entourage (circa CHF 7,7 milioni). Con lettera del 9 dicembre 2008, indirizzata alle consigliere federali Widmer-Schlumpf e Calmy-Rey, il Primo Ministro congolese ha confermato la volontà dello Stato congolese di recuperare questi averi. A questo scopo, la Repubblica democratica del Congo ha incaricato un avvocato svizzero di avviare le procedure idonee nelle settimane successive.

Il blocco degli averi di Mobutu risale al 1997, anno durante il quale la Repubblica democratica del Congo (RDC) aveva presentato alla Svizzera una domanda di assistenza giudiziaria in materia penale. L'Ufficio federale di giustizia non aveva avuto altra possibilità se non quella di emettere nel dicembre 2003 una decisione negativa. Il Consiglio federale ha quindi ordinato il blocco degli averi in virtù dell’articolo 184 capoverso 3 Cost. Tale blocco, rinnovato nel 2006, avrebbe dovuto scadere il 15 dicembre 2008. Durante questo periodo, il Consiglio federale ha affidato al DFAE il mandato di assistere le parti in vista di trovare un esito per quanto possibile soddisfacente. 

Viste le difficoltà incontrate in questo dossier, la responsabile del DFAE ha inviato il 13 novembre 2008 una lettera al Presidente Kabila proponendogli di avvalersi dei servizi di un avvocato svizzero specializzato nel recupero degli averi. In una risposta che le autorità congolesi hanno rivolto il 9 dicembre 2008 alle consigliere federali Widmer-Schlumpf e Calmy-Rey, il Primo Ministro congolese ha confermato la volontà dello Stato congolese di recuperare questi averi incaricando un avvocato che avvierà le procedure idonee nelle settimane successive. Le spese di procedura e gli onorari di questo avvocato saranno assunti dal DFAE (DSC). 

Per non tralasciare nessuna opzione che renderebbe possibile una restituzione trasparente degli averi Mobutu al popolo congolese, il Consiglio federale ha deciso di prorogare un’ultima volta il provvedimento del blocco per una durata di due mesi e mezzo, vale a dire sino al 28 febbraio 2009. Questa proroga permetterà al mandatario della RDC di avviare le procedure necessarie per ottenere nella misura del possibile il blocco e la confisca di questi averi.


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