Restituzione dei fondi Abacha alla Nigeria - La maggior parte dei valori patrimoniali è di provenienza manifestamente illecita

Berna, 18.08.2004 - Considerata la provenienza illecita della maggior parte dei circa 500 milioni di dollari americani facenti parte dei fondi Abacha bloccati in Svizzera, tale somma verrà consegnata alla Nigeria. La decisione dell’Ufficio federale di giustizia (UFG) può essere impugnata entro trenta giorni presso il Tribunale federale. La Nigeria ha assicurato di destinare i valori patrimoniali in questione a favore di progetti di sviluppo.

Le autorità nigeriane accusano l’organizzazione criminale fondata dall’ex capo di Stato Sani Abacha di avere per anni sistematicamente saccheggiato il Paese, in particolare la Banca centrale di Nigeria. A partire dal 1999, le autorità summenzionate hanno richiesto assistenza giudiziaria alla Svizzera e ad altri Paesi. Nel 2002 e nel 2003 la Svizzera ha consegnato alla Nigeria importanti atti rogatori (in particolare documenti bancari). Finora, inoltre, in base ad accordi tra le persone interessate e le autorità nigeriane, nonché in base a decisioni di confisca del Ministero pubblico del Cantone di Ginevra, la Svizzera ha già potuto restituire alla Nigeria oltre 200 milioni di dollari americani.

Ricostruzione del paper trail

La legge sull’assistenza internazionale in materia penale prevede la restituzione di valori patrimoniali sulla base di una decisione di confisca passata in giudicato ed esecutiva emessa dallo Stato richiedente. In casi eccezionali, ossia quando la provenienza dei valori patrimoniali bloccati è manifestamente illecita, la restituzione è possibile anche senza decisione di confisca da parte dello Stato richiedente. Le informazioni e i documenti provenienti dalla Nigeria, nonché dalla procedura penale del Cantone di Ginevra, hanno permesso all’UFG di ricostruire il paper trail dei fondi Abacha bloccati in Svizzera, che ammontano a 500 milioni di dollari americani. Nella sua decisione di oltre 50 pagine, l’UFG illustra nel dettaglio la manifesta provenienza illecita della maggior parte di tali fondi. Esso ha pertanto ordinato di trasferire questi valori patrimoniali alla Banca dei regolamenti internazionali (BRI) a favore della Nigeria.

La provenienza illecita di un’esigua parte dei valori patrimoniali, ovvero circa 7 milioni di dollari americani, non ha potuto essere appurata con certezza. L’UFG ha quindi ordinato di versare tale somma su un conto bloccato in Nigeria. Le autorità nigeriane potranno disporre dei fondi summenzionati soltanto previa emanazione di una decisione di confisca.

I fondi saranno destinati a progetti di sviluppo

In primavera, sia il Presidente Olusengu Obasanjo sia la ministra delle finanze Ngozi Okonjo-Iweala hanno assicurato alle autorità svizzere che i fondi Abacha versati alla Nigeria saranno destinati a progetti di sviluppo nell’ambito della sanità, dell’educazione e delle infrastrutture (strade, approvvigionamento idrico ed elettrico) a favore delle fasce di popolazione più povere e rurali. La rappresentanza svizzera ad Abuja veglierà affinché i fondi vengano effettivamente impiegati in tal senso.

La decisione non è ancora passata in giudicato

In un primo tempo, visto che la decisione dell’UFG non è ancora passata in giudicato, i fondi Abacha resteranno in Svizzera. Le persone interessate possono impugnare la decisione entro trenta giorni presso il Tribunale federale. In caso di ricorso, il Tribunale federale deciderà, in quanto seconda e ultima istanza, sulla consegna di tali fondi alla Nigeria.


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