Previdenza professionale: riduzione al 2% del tasso d’interesse minimo

Berna, 22.10.2008 - Considerati l’andamento da tempo negativo dei mercati finanziari e la loro attuale instabilità, il Consiglio federale ha deciso di ridurre il tasso d’interesse minimo della previdenza professionale dall’attuale 2.75 al 2%. L’adeguamento entrerà in vigore il 1° gennaio 2009.

Conformemente alle disposizioni di legge, il Consiglio federale stabilisce il tasso d’interesse minimo tenendo conto in particolare della rendita delle obbligazioni della Confederazione, ma anche del rendimento di azioni, obbligazioni e immobili. Come negli anni scorsi, anche quest’anno il valore di riferimento per la definizione del tasso d’interesse minimo è rappresentato dalla media mobile a lungo termine delle obbligazioni della Confederazione vincolate a sette anni, attualmente del 2.48%. Mentre sui mercati obbligazionario e immobiliare sono da attendersi rendimenti positivi, sui mercati azionari le perdite sono state notevoli. Ciò significa che l’andamento dei portafogli degli istituti di previdenza è stato nel complesso negativo. Di conseguenza il Consiglio federale ritiene opportuno fissare il tasso d’interesse minimo a un livello inferiore di 0.5 punti percentuali rispetto al valore di riferimento (la media mobile a lungo termine delle obbligazioni della Confederazione vincolate a sette anni), cioè al 2%. Una riduzione ancora maggiore non sarebbe invece giustificata: la prudenza con la quale il tasso è stato fissato in passato, anche in caso di andamento positivo dei mercati finanziari, ha infatti permesso agli istituti di previdenza di costituire riserve di fluttuazione tali da poter compensare l’attuale andamento negativo del mercato.

Alla luce dell’andamento dei mercati finanziari la riduzione del tasso d’interesse minimo è inevitabile. Solo quest’anno, infatti, lo Swiss Market Index SMI ha già perso il 26.7% al 20 ottobre. L’indice Pictet LPP 25, che prevede il 25% di azioni e il 75% di obbligazioni ed è un valore di riferimento per l’andamento dei portafogli delle casse pensioni, ha perso nello stesso periodo il 9.62%, dopo aver registrato già nel 2007 un rendimento insoddisfacente (0.94%). Nel 2007 i mercati immobiliari svizzeri avevano avuto un andamento positivo, ma la loro quota di portafoglio (il 13% scarso in media) è troppo bassa per compensare l’evoluzione complessivamente negativa. Il portafoglio della maggior parte degli istituti di previdenza dovrebbe quindi aver avuto quest’anno un andamento chiaramente negativo.

Anche la maggioranza della Commissione federale della previdenza professionale ha proposto un tasso d’interesse minimo del 2%. Dalla consultazione delle parti sociali sono emersi pareri oscillanti tra l’1.75 e il 2.25%. I sindacati hanno proposto il 2.25%, le altre associazioni hanno espresso pareri discordi.

Conformemente alla legge, il Consiglio federale verifica il tasso d’interesse minimo almeno ogni due anni. Secondo l’andamento dei mercati finanziari, la prossima verifica potrebbe avere luogo già l’anno prossimo.


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