Il diritto vigente offre una protezione sufficiente contro i licenziamenti abusivi di carattere antisindacale

Berna, 26.09.2008 - Il 26 settembre 2008, il Consiglio federale ha approvato un rapporto redatto in risposta alle motivazioni aggiunte al ricorso inoltrato nel 2003 all'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) da parte dell’Unione sindacale svizzera (USS). L'USS aveva sostenuto che la sanzione prevista dal Codice delle obbligazioni (CO) in caso di licenziamenti abusivi di natura antisindacale avesse un potere dissuasivo insufficiente e domandato la reintegrazione dei lavoratori interessati. Il Consiglio federale giunge alla conclusione che le sanzioni stabilite dal diritto vigente in caso di licenziamenti abusivi di carattere antisindacale sono adeguate.

Nell'aprile 2006, l'USS ha sottoposto all'OIL dieci casi supplementari a sostegno del suo ricorso, inoltrato nel 2003. Nel novembre 2006 l'OIL ha chiesto al Consiglio federale di:

  • presentare le sue considerazioni in merito a questi dieci casi supplementari;
  • inasprire le sanzioni adottate in caso di licenziamenti abusivi di carattere antisindacale, prevedendo la reintegrazione dei lavoratori interessati da tali provvedimenti, sulla base dei principi di pari trattamento contemplati dalla nostra normativa.

Nel suo rapporto, il Consiglio federale

  • rileva che il carattere antisindacale del licenziamento è stato accertato giuridicamente in un solo caso, in cui al datore di lavoro è stato imposto il versamento di un'indennità corrispondente al salario di cinque mesi (massimo previsto dalla normativa: sei mesi);
  • giunge alla conclusione che una valutazione della situazione è praticamente impossibile, considerato che nella maggior parte dei casi sono stati raggiunti accordi di conciliazione;
  • constata che le associazioni mantello dei partner sociali, riunitesi sotto gli auspici della SECO, non sono state in grado di raggiungere un accordo politico, neppure in merito ad un progetto minimo di revisione parziale del CO che non prevedeva la reintegrazione del lavoratore. Mancando un accordo di alto livello tra i partner sociali, sottoporre in questa fase al Parlamento una modifica del CO, finalizzata al rafforzamento della tutela contro i licenziamenti abusivi di carattere antisindacale, sarebbe inopportuno;
  • non esclude tuttavia che vi siano soluzioni praticabili, da ricercare nel quadro dei contratti collettivi di lavoro.

L'incarto dovrebbe essere trattato dall'OIL, a Ginevra, nel novembre 2008.


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