La riforma dell’AI è sulla buona strada

Berna, 12.09.2008 - A sei mesi dall’entrata in vigore, il primo bilancio della 5a revisione AI è senz’altro positivo: la trasformazione dell’AI da assicurazione pensionistica in assicurazione per l’integrazione è ormai avviata e ben documentata dalle cifre. Con una media di 800 comunicazioni al mese, il rilevamento tempestivo di problemi di salute sul lavoro può considerarsi un successo. Inoltre, il numero delle nuove rendite è ulteriormente calato – sia pure leggermente – ed è del 35 per cento inferiore a quello registrato nel 2003.

Per tradurre in pratica quello che da sempre è il suo principio fondamentale, cioè la „priorità dell’integrazione sulla rendita“, dal 1° gennaio di quest’anno l’AI dispone di nuovi strumenti. I più importanti sono il rilevamento tempestivo e l’intervento tempestivo. Il rilevamento tempestivo è uno strumento che permette di procedere per tempo agli accertamenti del caso e consente di avviare rapidamente e senza complicazioni i provvedimenti necessari. Dall’inizio dell’anno gli uffici AI hanno già ricevuto 4'700 comunicazioni, un quarto delle quali dagli assicurati stessi, un terzo dai loro datori di lavoro. Sono stati dunque soprattutto i diretti interessati – datori di lavoro e salariati – a ritenere opportuno il ricorso al rilevamento tempestivo. Dal canto loro, medici e chiropratici hanno segnalato più del 10 per cento dei casi.

Gli uffici AI hanno avviato la trasformazione da assicurazione pensionistica in assicurazione per l’integrazione con molta competenza e altrettanto impegno. Nei primi sei mesi dell’anno già 2’200 persone hanno fruito di provvedimenti d’intervento tempestivo, cioè di misure immediate, finalizzate al mantenimento del posto di lavoro. Inoltre, 200 persone si sono sottoposte a provvedimenti di reinserimento in preparazione della reintegrazione professionale e a 100 datori di lavoro sono stati concessi assegni per il periodo d’introduzione.

Lento calo dell’effettivo di rendite

Nel primo semestre del 2008, gli uffici AI hanno concesso 9'200 nuove rendite ponderate. Rispetto al 2003, il cui primo semestre aveva registrato la cifra record di 14'500 nuove rendite, questo significa un calo del 35 per cento. Rispetto all’anno scorso, tuttavia, il calo è di lieve entità.

Come già nel 2006 e nel 2007, nel primo semestre del 2008 il numero di rendite estinte (in due terzi dei casi al raggiungimento dell’età pensionabile, quando alla rendita AI subentra una rendita AVS) è stato superiore al numero di nuove rendite. Nei primi sei mesi del 2008 le rendite ponderate sono calate di circa 1'600 unità, ossia dello 0,6 per cento. Questo significa che l’effettivo delle rendite diminuisce molto lentamente anche se, rispetto al 2003, le nuove rendite hanno registrato un netto calo.

Gestione strategica funzionale ai risultati

La trasformazione dell’AI in un’assicurazione per l’integrazione ha reso necessario l’adeguamento degli strumenti di gestione. Con l’introduzione della gestione strategica funzionale ai risultati e dei relativi indicatori, anche la collaborazione tra l’UFAS, quale organo di vigilanza, e gli uffici AI ha dovuto essere reimpostata.

Sono rilevati e valutati soprattutto i risultati dell’integrazione e la quota di nuove rendite. Gli indicatori di risultato mostrano dove sia necessario intervenire e definire obiettivi appropriati. Questo aiuta gli uffici AI ad attenersi all’obiettivo comune della „priorità dell’integrazione sulla rendita“ invece di limitarsi ad adempiere astratte norme legali.

Un finanziamento aggiuntivo resta necessario

Nel primo semestre del 2008, l’AI ha accusato un deficit di 0,8 miliardi di franchi. Per tutto l’anno si prevede un disavanzo di 1,4 miliardi – inferiore a quello degli anni scorsi. Il confronto con la pianificazione finanziaria originaria (cfr. messaggio del 22 giugno 2005 sul finanziamento aggiuntivo) mostra che le misure di risparmio fin qui attuate hanno sgravato l’AI di circa mezzo miliardo l’anno. La crescita del deficit, che pareva inarrestabile, ha quindi potuto essere frenata.

Nonostante le misure di risparmio, il deficit complessivo dell’AI ha ormai raggiunto i 12 miliardi di franchi. Nei primi sei mesi del 2008 sono maturati interessi passivi per 183 milioni di franchi, cioè per una cifra che corrisponde più o meno alle spese sostenute per i provvedimenti di reintegrazione professionale (188 mio.). L’AI ha urgente bisogno di un finanziamento aggiuntivo: con il deficit aumenta infatti il debito contratto con il Fondo AVS/IPG, il che mette a repentaglio la liquidità dell’AVS e delle indennità di perdita di guadagno.


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