Quota minima di riciclaggio ampiamente raggiunta da tutti gli imballaggi per bevande

Berna, 24.07.2008 - Nel 2007 la quota minima di riciclaggio del 75 per cento è stata nuovamente raggiunta da tutti gli imballaggi per bevande. Grazie agli sforzi costanti del settore, anche le bottiglie in PET hanno superato per la prima volta in maniera netta l’obiettivo attestandosi al 78 per cento.

Secondo l'ordinanza sugli imballaggi per bevande (OIB), la quota di riciclaggio degli imballaggi in vetro, alluminio e PET deve essere almeno pari al 75 per cento. Negli ultimi anni le lattine in alluminio e le bottiglie in vetro hanno centrato ampiamente l'obiettivo con quote del 90 per cento o superiori. Nei due anni precedenti il 2007, le bottiglie in PET avevano invece raggiunto o superato a stento la quota minima. Lo scorso anno, tuttavia, anche questo tipo di imballaggi ha raggiunto senza problemi l'obiettivo attestandosi al 78 per cento.

Un maggior numero di contenitori di raccolta

Il nuovo aumento della quota di riciclaggio degli imballaggi per bevande in PET è riconducibile a due fattori. In primo luogo l'organizzazione PET-Recycling Svizzera (PRS), responsabile della raccolta delle bottiglie in PET, ha ulteriormente intensificato gli sforzi volti a favorire la raccolta, soprattutto per quanto riguarda le bottiglie da asporto. Nel 2007 sono stati infatti messi in esercizio circa 3200 nuovi punti di raccolta come scuole, cantieri, esercizi pubblici e ferrovie di montagna ed è stata sviluppata ulteriormente l'offerta nelle stazioni. A questo si aggiungano le campagne di sensibilizzazione alla raccolta differenziata rivolte al grande pubblico come ad esempio quella denominata "Ogni bottiglia conta".

Dal 1° gennaio 2007 anche Denner SA e Aldi Suisse SA sono entrate a far parte dell'organizzazione di settore per la raccolta delle bottiglie in PET. La loro adesione contribuisce a ridimensionare notevolmente il problema rappresentato dai commercianti che approfittano del sistema di raccolta pur non pagando il contributo volontario. Si tratta del secondo fattore che ha favorito l'incremento della quota di riciclaggio. Grazie ai nuovi membri, l'organizzazione realizza maggiori introiti che, a loro volta, permettono di semplificare ulteriormente la restituzione e di far crescere la motivazione a raccogliere il PET. La PRS ha abbassato il contributo di riciclaggio da 4 a 1,8 centesimi rendendo così possibile l'ingresso delle due nuove aziende. Inoltre, anche i prezzi di mercato del PET, attualmente più elevati, hanno consentito una riduzione del contributo. Allo stesso tempo, imbottigliatori e dettaglianti hanno assicurato di potersi fare carico di un maggior numero di prestazioni proprie, ovvero non legate a finanziamenti esterni. 

I membri della PRS, che rappresentano circa il 95 per cento del mercato svizzero delle bevande, hanno raggiunto addirittura una quota di riciclaggio dell'84 per cento, nettamente superiore alla quota minima stabilita. Il risultato ottenuto a livello nazionale è stato leggermente inferiore poiché, come dimostrato dalle esperienze passate, i commercianti di bevande che non fanno parte della PRS raccolgono molto meno del 75 per cento delle bottiglie vendute.

Oltre 260 000 tonnellate di rifiuti urbani in meno

La raccolta delle bottiglie in vetro e delle lattine in alluminio ha tenuto il passo con l'aumento della quantità consumata. Le quote di riciclaggio restano quindi elevate e stabili. La raccolta differenziata degli imballaggi per bevande ha ridotto di oltre 260 000 tonnellate i rifiuti delle economie domestiche. Il riciclaggio di questo tipo di rifiuti ha quindi contribuito a risparmiare risorse.


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