La Svizzera condivide l'adozione di una nuova convenzione sulle armi a submunizioni

Berna, 30.05.2008 - Convinta della necessità di nuove norme di diritto internazionale umanitario capaci di porre fine alle sofferenze della popolazione civile causate dall'utilizzazione di submunizioni, la Svizzera ha partecipato alla Conferenza diplomatica di Dublino che si è svolta dal 19 al 30 maggio 2008, contribuendo attivamente all'adozione di una nuova convenzione in materia.

Di portata storica, la nuova Convenzione sulle armi a submunizioni prevede il divieto generalizzato di queste armi. Essa prevede un'eccezione molto restrittiva per le munizioni che non hanno gli stessi effetti pericolosi di dispersione e che non possono pertanto essere considerate come submunizioni. La Convenzione prevede inoltre un termine di otto anni per la distruzione delle riserve di submunizioni e contempla norme ambiziose ed esigenti in materia di assistenza alle vittime. Su quest'ultimo tema la Svizzera ha svolto un ruolo di primo piano.

A Dublino erano presenti più di 110 Stati. Nominata facilitatrice dalla presidenza della Conferenza, l'Ambasciatrice Christine Schraner Burgener, a capo della delegazione svizzera, è stata in grado di presentare un testo consensuale su uno dei problemi più delicati dei negoziati: le relazioni con gli Stati non parte alla Convenzione nel quadro di operazioni militari internazionali. La Svizzera ha così fornito un contributo significativo al successo della Conferenza.

La cerimonia per la la firma della Convenzione sulle submunizioni avrà luogo a Oslo e il prossimo 2 dicembre.

Questa Convenzione entrerà in vigore per la Svizzera dopo la decisione del Consiglio federale in merito alla sua ratifica e l'approvazione da parte del Parlamento.


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