L'impegno della Svizzera per la pace e i diritti dell'uomo

Berna, 30.05.2008 - Nella sua seduta di venerdì 30 maggio il Consiglio federale ha licenziato il rapporto 2007 sui provvedimenti di promozione della pace e rafforzamento dei diritti dell'uomo destinato alle Commissioni della politica estera delle due Camere. Anche negli anni passati la Svizzera ha fornito importanti contributi per tutelare esseri umani dalla violenza politica, dalla guerra e dall'ingiustizia e per costruire ponti tra le parti in conflitto.

Nel 2007 la Svizzera ha concluso con successo il processo, avviato tre anni prima, di messa a fuoco del suo impegno. Essa si concentra ora su un numero limitato di Paesi e regioni, nei quali potrà apportare un valore aggiunto e mettere a frutto sinergie tra i diversi servizi federali. Sarà questo il caso in particolare della promozione civile e militare della pace da un lato e la cooperazione allo sviluppo dall'altro. Inoltre la Svizzera ha posto le basi per sfruttare ancor meglio le opportunità che le si offrono, per esempio nell'Africa francofona.  

Il clima mondiale nell'anno in rassegna non è stato particolarmente favorevole né per la politica della pace né per una politica costruttiva dei diritti dell'uomo, non da ultimo a causa della crescente polarizzazione tra Paesi, regioni e culture. In Colombia e in Sudan, per esempio, il processo di pace ha segnato una battuta d'arresto e in Sri Lanka si sono addirittura fatti passi all'indietro. Anche il dialogo sui diritti umani in Cina e in Iran ha incontrato difficoltà. 

Nondimeno, la diplomazia svizzera ha contribuito a sviluppi positivi. Il dialogo sui diritti umani  con il Vietnam ha dato buoni frutti e il processo di pace in Burundi, Uganda settentrionale  e Nepal ha fatto segnare rallegranti progressi. Inoltre, la Svizzera è riuscita a sviluppare con successo iniziative diplomatiche volte a migliorare la sicurezza umana. Tra queste vanno ricordate la Dichiarazione di Ginevra sulla violenza armata e lo sviluppo, il radicamento istituzionale della Commissione dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite e l'impegno svizzero per la 30esima Conferenza  internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa a Ginevra, dove la politica umanitaria, il diritto internazionale umanitario e su Ginevra come capitale dell'attività umanitaria erano al centro delle discussioni. 

La Svizzera continuerà anche in futuro il suo impegno a favore della pace e dei diritti dell'uomo. Nell'ultimo anno, il Parlamento ha approntato la necessaria base finanziaria, approvando un credito quadro dell'importo di 240 milioni di franchi svizzeri per una durata di almeno quattro anni dal 1° luglio 2008. Nell'anno in rassegna sono stati destinati 53,173 milioni di franchi svizzeri a misure civili di promozione della pace e di rafforzamento dei diritti dell'uomo.


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