Attività della Svizzera nel Consiglio d'Europa

Berna, 23.05.2008 - Mercoledì 21 maggio il Consiglio federale ha adottato, all'attenzione delle Camere federali, il suo rapporto annuo sulle attività della Svizzera nel Consiglio d'Europa nel 2007 e il 9° rapporto sulla Svizzera e sulle convenzioni del Consiglio d'Europa. La Svizzera è convinta dell'importanza di assumere anche in futuro un ruolo attivo in seno al Consiglio d'Europa.

La Svizzera continuerà a concentrare le proprie attività sui tre settori prioritari del Consiglio d’Europa: lo Stato di diritto, la democrazia e la tutela dei diritti dell’uomo. In particolare si impegnerà per garantire l’efficienza della Corte europea dei diritti dell’uomo e per attuare le norme del Consiglio d’Europa ed elaborare nuove norme nei tre settori prioritari.

Durante l’anno in esame, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha pronunciato sette sentenze riguardanti la Svizzera. In sei casi ha constatato una violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Nel settimo caso, la Grande Camera ha stabilito che la libertà d’espressione non era stata violata.

Il Consiglio federale redige all'inizio di ogni legislatura un rapporto sulle convenzioni del Consiglio d'Europa non ancora ratificate dalla Svizzera.

Conformemente al messaggio del 23 gennaio 2008 sul programma di legislatura, il Parlamento dovrebbe esaminare nel corso della presente legislatura le convenzioni seguenti: la Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina e i suoi Protocolli addizionali sul divieto di clonazione di esseri umani e sul trapianto di organi e di tessuti di origine umana; la Convenzione sulla cibercriminalità; la Convenzione sulla protezione dei fanciulli dallo sfruttamento e dagli abusi sessuali; la Convenzione sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo; la Convenzione sulla lotta contro la tratta di esseri umani.

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