PC-9 in Ciad munito di congegni di sospensione

Berna, 17.01.2008 - L’aereo d’addestramento militare Pilatus del tipo PC-9 fornito al Ciad nel 2006 è stato munito di congegni di sospensione necessari a un eventuale armamento. È molto probabile che il PC-9 sia stato pure dotato di armi. Non è stato però possibile giudicare se l’apparecchio sia servito a operazioni militari. È quanto si evince dagli approfondimenti svolti dalla Segreteria di Stato dell’economia SECO e dalla Direzione politica del Dipartimento degli affari esteri (DFAE). L’impiego di un PC-9 munito di armi violerebbe la dichiarazione d’utilizzazione dell’esportatore nonché la dichiarazione relativa alla destinazione finale da parte del paese destinatario.

La Segreteria di Stato dell’economia SECO e il Dipartimento federale degli affari esteri hanno compiuto il 7 gennaio 2008 alcuni chiarimenti dopo che i media hanno riferito sul possibile impiego di aerei d’addestramento militare Pilatus a scopi di combattimento nella regione sudanese del Darfur confinante con il Ciad.

L’aereo del tipo PC-9 fornito dalla ditta Pilatus di Stans nel 2006 non era armato ed era previsto esclusivamente per l’addestramento. Il Ciad ha munito l’apparecchio con congegni di sospensione di bombe necessari a un eventuale armamento e molto probabilmente lo ha pure armato. Non è però possibile stabilire se è stato impiegato in combattimenti. Simile impiego bellico violerebbe la dichiarazione d’utilizzazione dell’esportatore indispensabile all’autorizzazione nonché la dichiarazione relativa alla destinazione finale da parte del destinatario. In essa il governo ciadiano aveva garantito di impiegare l’apparecchio unicamente a scopi di addestramento e di non riesportarlo.

La Svizzera ha interpellato il governo del Ciad il 16 gennaio 2008 perché prendesse una posizione circa l’armamento e l’eventuale impiego del PC-9. Oggi giovedí l’ambasciatore del Ciad in Svizzera si è presentato a Berna.

Il 28 giugno 2006 il Consiglio federale aveva autorizzato la consegna al governo del Ciad di un velivolo di addestramento PC-9, non armato e non blindato, della ditta Pilatus di Stans. Attualmente la Pilatus non ha in attesa di esecuzione nessun’altra richiesta di esportazione. L’esportazione di simili apparecchi verso il Ciad non sarebbe attualmente piú presa in considerazione.

La legge sul controllo dei beni a duplice impiego disciplina l’esportazione di beni cosiddetti Dual-Use sottoposti ad autorizzazione e i beni militari speciali (materiale d’armamento che non è contemplato dalla legge sul materiale bellico).

Al momento del rilascio dell’autorizzazione e fino a oggi non è stato dichiarato nessun embargo sugli armamenti da parte dell’ONU o dell’UE nei confronti del Ciad, che avrebbe potuto servire di base per il rifiuto dell’autorizzazione ai sensi della legge sul controllo dei beni a duplice impiego.

Determinante per il rilascio dell’autorizzazione dell’esportazione erano le necessarie premesse per il rilascio di un permesso individuale quali la dichiarazione d’utilizzazione dell’esportatore e la dichiarazione relativa alla destinazione finale da parte del destinatario, nonché la plausibilità dell’utilizzo. L’apparecchio era previsto per sostituire uno dei due velivoli Pilatus di addestramento del tipo PC-7, che il Ciad aveva ripreso dalla Francia anni fa.

Vista la situazione nella regione è esclusa qualsiasi esportazione di materiale bellico in Ciad.

Incontro con la stampa il 17 gennaio 2008 alle 16h30 presso il Medienzentrum di Palazzo federale, piccola sala delle conferenze, Piano terra, Bundesgasse 8-12, Berna

Jean-Daniel Gerber, segretario di Stato e direttore della SECO sarà a disposizione dei giornalisti oggi 17 gennaio 2008 alle 16h30 presso il Medienzentrum di Palazzo federale a Berna per rispondere alle eventuali domande.


Indirizzo cui rivolgere domande

Rita Baldegger, SECO, Servizio della Comunicazione, Tel. +41 (31) 323 37 90


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