Tassa di smaltimento anticipata Primo finanziamento per il riciclaggio del vetro usato

Berna, 28.07.2003 - A partire dal 2002, le bottiglie di vetro per bevande sono soggette ad una tassa di smaltimento anticipata. Ora, i Comuni e gli altri raccoglitori di vetro usato possono beneficiare del relativo finanziamento, che risulta decisamente più elevato di quanto preventivato originariamente. Il nuovo modello di finanziamento del riciclaggio del vetro usato ha dato buoni risultati.

Dal 1° gennaio 2002, il prezzo delle bevande in bottiglia di vetro per bevande include una tassa di smaltimento anticipata (TSA), compresa fra i 2 e i 6 centesimi. Detta tassa è riscossa dalla VetroSwiss di Glattbrugg, su incarico dell’OFEFP, ed i suoi proventi servono a finanziare il riciclaggio del vetro usato. A metà luglio, la VetroSwiss ha notificato ai raccoglitori la risoluzione che fissa i finanziamenti relativi ai quantitativi di vetro raccolto.
Nel 2002 l'introito della tassa è stato di 24,4 milioni di franchi, di cui 18,4 milioni verranno presto distribuiti ai Comuni e agli altri enti o imprese che si occupano della raccolta del vetro usato, quali ad esempio le ditte imbottigliatrici. I rimanenti 6 milioni di franchi, dovuti alla differenza tra i proventi della TSA ed i finanziamenti da versare, servono per creare, presso la VetroSwiss, un fondo di riserva di 3 milioni, destinato al superamento di eventuali futuri periodi deficitari, mentre il resto è utilizzato per la sensibilizzazione e per l’amministrazione.

Finanziamento del riciclaggio di 290'100 tonnellate di vetro usato

Secondo i calcoli effettuati da VetroSwiss, ai fini del relativo finanziamento, nel 2002 sono state riciclate 290’100 tonnellate di vetro usato. Per la raccolta differenziata a seconda del colore, la VetroSwiss corrisponderà 82,35 franchi a tonnellata, mentre per il vetro misto sono previsti 32,95 franchi. Questi importi sono decisamente più alti rispetto a quelli inizialmente preventivati per il primo anno, vale a dire 50 e, rispettivamente, 20 franchi, in quanto gli introiti della tassa sono stati nettamente superiori alle aspettative.
I Comuni, quali principali responsabili della raccolta del vetro usato, riceveranno pertanto un consistente finanziamento, come contributo per la copertura dei costi sostenuti. Con un’adeguata organizzazione, i Comuni dovrebbero perciò riuscire a compensare una buona parte dei costi di raccolta, permettendo, nella gran parte dei casi, di concretizzare gli obiettivi iniziali della TSA. I finanziamenti saranno versati a partire dalla metà di agosto, dopo la scadenza del termine di ricorso di 30 giorni.

Per la prima volta, in conformità al principio di causalità, contemplato dalla legge federale sulla protezione dell’ambiente e dalla Costituzione federale, non saranno i contribuenti a farsi carico dei costi di raccolta e di riciclaggio del vetro usato, ma i venditori e gli acquirenti di bottiglie di vetro. Lo smaltimento degli imballaggi in vetro viene pertanto finanziato in modo analogo a quello delle bottiglie in PET e delle lattine in alluminio, il cui costo è sostenuto direttamente dal settore economico. È compito dei Comuni fare profittare la popolazione, garantendo al contempo una comunicazione trasparente.

Tassa obbligatoria: una soluzione efficace

I proventi della tassa di smaltimento anticipata, inaspettatamente molto elevati, sono dovuti anche, e non da ultimo, al rilevamento delle importazioni di bottiglie di vetro effettuato dalle autorità doganali. Questa procedura doganale permette di ridurre le eventuali evasioni della TSA, rispetto all’ipotesi di dichiarazioni volontarie. Tutte le bottiglie vengono registrate direttamente alla frontiera, in occasione della dichiarazione d’importazione, ciò che permette agli importatori di bevande in bottiglie di vetro e di imballaggi in vetro vuoti, di evitare ulteriori costi amministrativi.

Nel complesso, l’introduzione della TSA sulle bottiglie di vetro per bevande si è rivelata efficace. Ciò corrisponde al parere dei diversi interessati. La copertura dei costi amministrativi richiede solo il 4% circa dei proventi della tassa; una percentuale analoga viene impiegata da VetroSwiss per le attività di sensibilizzazione e comunicazione. In questo primo anno, si sono registrati alcuni costi aggiuntivi, dovuti alla fase preparatoria, durante la quale la tassa non è stata riscossa. Un rapporto dettagliato sulle attività di VetroSwiss sarà pubblicato dall’UFAFP dopo la pausa estiva.

 

Aliquote di finanziamento: in caso di necessità, in futuro, verranno perfezionate
Nei primi due anni di applicazione della tassa (2002 e 2003), le modalità di finanziamento sono basate su uno schema predefinito, relativamente generico. Le bottiglie di vetro intere, destinate ad essere riutilizzate, come pure cocci di vetro, raccolti separatamente per colore ed utilizzati per la produzione di nuove bottiglie, hanno l’aliquota di finanziamento massima, mentre l’aliquota di finanziamento per le raccolte miste è del 40 % di quella massima. Questa differenziazione è giustificata dalla situazione di mercato.

In base ai dati relativi al primo anno, VetroSwiss e l’UFAFP valuteranno la situazione ed eventualmente adegueranno le future modalità di finanziamento. Eventuali nuove possibilità di riciclaggio, come ad esempio per la produzione di materiali isolanti di qualità, potrebbe richiedere un adeguamento.



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