Cablecom può spegnere U1 TV
Biel-Bienne, 19.12.2007 - Cablecom non è tenuta a diffondere in analogico il programma U1 TV sulle sue reti via cavo. Dopo aver esaminato tutta la programmazione di U1 TV, l'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) è giunto alla conclusione che non sono soddisfatti i presupposti necessari ad imporre l'obbligo di diffusione.
Attualmente il programma dell'emittente U1 TV non soddisfa le condizioni valide per l'applicazione dell'obbligo di attivazione. Affinché l'UFCOM possa obbligare un esercente di reti via cavo a diffondere gratuitamente un determinato programma, quest'ultimo deve contribuire in misura particolare all'adempimento del mandato costituzionale. La Costituzione esige che la radio e la televisione contribuiscano alla libera formazione delle opinioni, all'informazione e all'istruzione, promuovano la cultura svizzera e tengano conto delle caratteristiche federali del nostro Paese. Queste particolari esigenze editoriali devono essere soddisfatte dall'insieme del programma e non solo da singole trasmissioni.
U1 TV non ha potuto dimostrare che il suo programma fornisce le prestazioni richieste. Vi sono troppe incognite sia per quanto riguarda le nuove trasmissioni sportive sia per il resto della programmazione per poter sancire un obbligo di attivazione. Inoltre, U1 TV diffonde numerose trasmissioni finanziate mediante numeri di servizi a valore aggiunto e parzialmente in contrasto con il mandato di prestazioni costituzionale.
Cablecom aveva inizialmente previsto di non diffondere più U1 TV in analogico a partire da fine agosto 2007. U1 TV aveva allora inoltrato all'UFCOM una domanda di attivazione. Quest'ultimo aveva quindi obbligato Cablecom a continuare ad includere U1 TV nella sua offerta analogica fino a quando non sarebbe stata pronunciata una decisione definitiva.
Contro questa decisione può essere interposto ricorso entro 30 giorni dinanzi al Tribunale federale.
Indirizzo cui rivolgere domande
Carole Winistörfer, corresponsabile Sezione Diritto Radio e televisione, UFCOM, 032 327 54 49
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Ufficio federale delle comunicazioni
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