Nuova ordinanza sul Fondo di disattivazione e sul Fondo di smaltimento per gli impianti nucleari

Berna, 07.12.2007 - A partire dal 1° febbraio 2008, le ordinanze e i regolamenti concernenti il Fondo per lo spegnimento di impianti nucleari e il Fondo di smaltimento delle scorie radioattive prodotte dalle centrali nucleari saranno unificati in un’unica ordinanza. Tra le principali novità si segnalano l’innalzamento da 40 a 50 anni della durata d’esercizio presunta delle centrali nucleari come base per il calcolo dei contributi da versare nei Fondi e la definizione di un reddito del capitale e del tasso di rincaro. L’estensione della durata d’esercizio comporta eccedenze in entrambi i Fondi che devono essere restituite agli esercenti delle centrali nucleari.

Chi produce scorie radioattive è obbligato per legge a smaltirle a proprie spese e in modo sicuro. Dei costi di smaltimento che insorgono durante l'esercizio delle centrali nucleari, legati p. es. alle verifiche svolte dalla Cisra (Società cooperativa nazionale per l'immagazzinamento di scorie radioattive) o alla costruzione di depositi intermedi, si fanno carico gli esercenti. Invece, i costi per la disattivazione delle centrali nucleari e quelli legati allo smaltimento delle scorie radioattive dopo la chiusura dell'impianto sono garantiti da due Fondi indipendenti: il Fondo per lo spegnimento di impianti nucleari e il Fondo per lo smaltimento delle scorie radioattive prodotte dalle centrali nucleari. Entrambi i Fondi sono alimentati con contributi degli esercenti.

Fondo per lo spegnimento di impianti nucleari (futuro Fondo di disattivazione)

Questo Fondo assicura il finanziamento dei costi di spegnimento e di smantellamento degli impianti nucleari e di smaltimento delle scorie radioattive così prodotte. I costi di spegnimento delle cinque centrali nucleari svizzere e del deposito intermedio centralizzato di Würenlingen si aggirano su circa 1,9 miliardi di franchi (dati al 1.1.2001*). Alla fine del 2006 il capitale accumulato del Fondo ammontava a 1,324 miliardi di franchi.

Fondo per lo smaltimento delle scorie radioattive prodotte dalle centrali nucleari (futuro Fondo di smaltimento)

Questo Fondo copre i costi di smaltimento delle scorie radioattive d'esercizio e degli elementi combustibili usati dopo la messa fuori servizio delle centrali nucleari. I costi di smaltimento si aggirano sugli 11,8 miliardi di franchi (dati al 1.1.2001*, al netto dei costi delle scorie legate ai settori medicina, industria e ricerca). Una parte dei costi, p.es. quelli per le verifiche della Cisra, insorge già durante l'esercizio delle centrali nucleari ed è assunta periodicamente dagli esercenti. Alla fine del 2006 il capitale del Fondo ammontava a 3,030 miliardi di franchi.

Principali modifiche e novità

Una sola ordinanza. La legge del 21 marzo 2003 sull'energia nucleare (LENu) disciplina importanti disposizioni sui costi di disattivazione e di smaltimento, precedentemente contemplate nelle ordinanze o nei regolamenti dei Fondi. Ciò rende necessaria una revisione con cui le due ordinanze e i due regolamenti finora in vigore confluiscono in una sola ordinanza. Anche in futuro continueranno ad esistere due Fondi distinti.

Fase di osservazione dei depositi in strati geologici profondi. I depositi in strati geologici profondi per le scorie radioattive devono essere sorvegliati durante una fase di osservazione prima della chiusura definitiva (articolo 39 LENu). Si presume una durata della fase di osservazione di 50 anni come base di calcolo dei costi supplementari che risultano.

Durata d'esercizio delle centrali nucleari. Anche per i costi di disattivazione e di smaltimento relativi alle centrali nucleari serve una base di calcolo e dunque la presunzione della durata d'esercizio di questi impianti.

Per le centrali nucleari di Beznau I e II, Gösgen e Leibstadt, che dispongono di una licenza d'esercizio indeterminata, si presume una durata d'esercizio di 50 anni (sinora 40 anni). Se una centrale nucleare può essere mantenuta in esercizio oltre 50 anni, il Dipartimento competente proroga la durata per la base di calcolo. La licenza d'esercizio della centrale nucleare di Mühleberg scade nel 2012. Finché la decisione concernente un'eventuale proroga di questa licenza non passa in giudicato, anche in futuro per Mühleberg si presume una durata d'esercizio di 40 anni.

La durata d'esercizio presunta indicata nella nuova ordinanza non ha alcun nesso con:

  • la reale durata dell'esercizio delle centrali nucleari. Nel quadro delle licenze rilasciate, le centrali possono essere mantenute in esercizio finché la sicurezza è garantita;
  • le decisioni di principio di politica energetica concernenti l'ulteriore utilizzazione dell'energia nucleare in Svizzera.

In virtù della nuova base di calcolo i costi di disattivazione e di smaltimento coperti dai Fondi sono più bassi. Gli esercenti devono invece sostenere durante i 10 anni d'esercizio supplementari maggiori costi. Ciò si verifica per i seguenti motivi:

  • I costi di smaltimento che risultano nei 10 successivi anni d'esercizio non sono più finanziati tramite il Fondo, ma devono essere direttamente sostenuti dall'esercente.
  • La proroga di 10 anni della disattivazione determina, in virtù del rapporto tra interesse e rincaro, un'eccedenza di capitale nel Fondo di disattivazione.

Le eccedenze devono essere restituite agli esercenti entro un congruo termine. Secondo calcoli attuali, si tratta di un importo compreso tra 600 e 700 milioni di franchi. La Commissione d'amministrazione deciderà nel 2008 circa le modalità del rimborso.

Reddito del capitale e tasso di rincaro. Basi determinanti per il calcolo degli importi da pagare sono il reddito del capitale e il tasso di rincaro. Nella nuova ordinanza sono fissati un reddito del capitale del 5 per cento (dedotti i costi di gestione del patrimonio, comprese le spese bancarie) e un tasso di rincaro del 3 per cento. Questi valori corrispondono ai valori finora in vigore fissati dalla Commissione d'amministrazione.

Servizio di revisione. Per il periodo 2008-2011, il Consiglio federale ha nominato quale servizio di revisione PricewaterhouseCoopers AG con sede a Berna.

* I costi di disattivazione e di smaltimento sono attualmente verificati nel quadro del calcolo periodico


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Marianne Zünd, Portavoce UFE, 031 322 56 75 / 079 763 86 11



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