Il centesimo per il clima continuerà ad essere riscosso

Berna, 28.09.2007 - Il centesimo per il clima continuerà ad essere riscosso e il DATEC lascia trascorrere inutilizzato il primo termine di disdetta del contratto. Tale decisione si basa sulla valutazione complessiva del business plan della Fondazione Centesimo per il clima, secondo il quale la fondazione è in grado di raggiungere entro il 2012 sia in Svizzera che all’estero gli obiettivi concordati di riduzione delle emissioni di CO2. Si ritiene addirittura che per assolvere i suoi obblighi, la Fondazione non esaurirà completamente i mezzi finanziari a sua disposizione. Il DATEC e la Fondazione hanno quindi, in linea di massima, convenuto di utilizzare questi fondi eccedenti per un ulteriore contributo volto a colmare le lacune della Svizzera rispetto agli obiettivi di riduzione.

Nel quadro del Protocollo di Kyoto la Svizzera si è impegnata a ridurre nel periodo tra il 2008 e il 2012 le emissioni di gas a effetto serra dell'8 % rispetto allo stato del 1990. Visto che il CO2 (anidride carbonica), con oltre l'80 percento, è responsabile della maggior parte delle emissioni di gas a effetto serra nel nostro Paese, nella legge sul CO2 la Svizzera ha definito un obiettivo di riduzione specifico per questo tipo di gas. Entro il 2010 le emissioni di CO2  dovranno diminuire del 10 percento rispetto ai valori rilevati nel 1990. Per raggiungere questo obiettivo, nel marzo del 2005 il Consiglio federale aveva deciso di introdurre una tassa sul CO2  per combustibili (tassa di circa 3 centesimi per litro di olio da riscaldamento e di 2,5 centesimi per metro cubo di gas a partire dal 2008) nonché sgravi fiscali per gas naturali e biocarburanti. Nel contempo aveva pure deciso di puntare sul centesimo per il clima sui carburanti, proposto dagli ambienti economici.

Il centesimo per il clima consiste in una cosiddetta misura volontaria del settore economico, secondo la legge sul CO2. Il 30 agosto 2005 il DATEC e la Fondazione "Centesimo per il clima" hanno firmato un accordo sugli obiettivi: con il centesimo per il clima, riscosso dal 1° ottobre 2005 sotto forma di tassa di 1,5 centesimi per litro di benzina e diesel, nel periodo 2008-2012 la fondazione dovrà ridurre di almeno 1,8 milioni di tonnellate all'anno le emissioni di CO2. Minimo 0,2 milioni di tonnellate di CO2 dovranno essere ricondotti a progetti realizzati in Svizzera. I certificati acquistati all'estero potranno coprire al massimo 1,6 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 all'anno.

Il 29 giugno 2007 la Fondazione ha presentato il suo business plan definitivo nonché un'analisi degli effetti delle misure finora realizzate. Nelle ultime settimane la documentazione è stata esaminata dal "Gruppo di coordinamento Centesimo per il clima" (composto da rappresentanti di UFE, UFAM, seco e Cantoni). Gli esperti sono giunti alla conclusione che il modo di procedere della fondazione è adeguato e che quest'ultima riuscirà a raggiungere gli obiettivi previsti entro il 2012. In base a questa valutazione, il DATEC ha deciso di non utilizzare il primo termine di disdetta del contratto (fine settembre 2007) e di continuare a riscuotere il centesimo per il clima.

Gli ultimi calcoli effettuati dall'Ufficio federale dell'ambiente UFAM mostrano che la Svizzera non riuscirà a raggiungere entro il 2010, per uno scarto di circa 0,5 milioni di tonnellate, gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. Soprattutto nel settore dei carburanti lo scarto dall'obiettivo è notevole (obiettivo per il 2010: -8%, stato 2006: +9,1%). I motivi sono da ricondurre, tra l'altro, al ritardo dell'introduzione di strumenti efficaci nell'ambito della politica energetica e climatica, quali un sistema bonus/malus per le automobili efficienti sul piano energetico e poco inquinanti, la revisione della legge federale sull'imposizione degli oli minerali o gli sgravi fiscali per i gas naturali e i biocarburanti. Poiché la Fondazione "Centesimo per il clima" molto probabilmente non esaurirà il patrimonio a sua disposizione necessario a soddisfare gli obblighi contrattuali sottoscritti con la Confederazione, il DATEC e la Fondazione si accorderanno su come sfruttare al meglio le eccedenze per raggiungere gli obiettivi previsti dal Protocollo di Kyoto.

Invariata la possibilità di introdurre una tassa sul CO2

Stando alle stime attuali, nonostante gli effetti del centesimo per il clima la Svizzera mancherà di misura l'obiettivo di riduzione globale, fissato nella legge sul CO2 e, addirittura in modo massiccio, lo specifico obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2. Il DATEC sottoporrà pertanto al Consiglio federale la proposta di introdurre una tassa sul CO2 sui carburanti.


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