Misure collaterali della Confederazione per la ristrutturazione di Swiss

Berna, 25.06.2003 - Swiss deve mettere in atto in modo deciso tutti i provvedimenti necessari per evitare di soccombere su un mercato, come quello dell'aviazione civile, caratterizzato da una forte concorrenza. Il Consiglio federale ritiene che una ristrutturazione coerente e la stretta collaborazione con altre società siano condizioni ineluttabili per la sopravvivenza dell'impresa. Ciò a causa della difficile crisi di portata mondiale in cui è entrato l'intero settore dell'aviazione civile in seguito a imprevedibili rovesci economici e a rischi sanitari e di sicurezza. Nonostante le conseguenze negative per le persone e le regioni interessate, la via intrapresa da Swiss è necessaria, per evitare di mettere in pericolo l'esistenza stessa dell'azienda. Conformemente alla separazione dei ruoli fra Stato ed economia, il Consiglio federale ha adottato una serie di misure di accompagnamento concernenti il mercato del lavoro, i diritti di traffico, l'imposta sugli oli minerali e le condizioni quadro per l'aeroporto di Zurigo.

Il Consiglio federale è stato informato oggi dal comitato „Condizioni quadro Swiss" in merito alla situazione dell'azienda, alle opzioni per il futuro e alle misure di ristrutturazione decise dal consiglio di amministrazione. Nel contempo ha stilato un bilancio intermedio: l'impegno preso dalla Confederazione un anno e mezzo fa ha permesso di evitare il collasso del sistema di trasporto aereo svizzero e la perdita di un gran numero di posti di lavoro del settore. Attraverso il sistematico scorporo delle numerose società del gruppo SAir si è riusciti ad evitare una concentrazione di rischi estremamente negativa per l'economia generale. Alla fine del 2002 i dati economici di Swiss erano ancora in linea con quelli del business plan. In seguito alla crisi economica mondiale, alla guerra in Iraq e alla polmonite atipica (SARS), l'aviazione civile mondiale è però sprofondata in una fase negativa senza precedenti, che ha obbligato anche Swiss ad adottare numerose misure di riduzione dei costi.

Anche le recentissime misure adottate dall'azienda sono la conseguenza della contrazione degli affari che si registra a livello mondiale nel settore dell'aviazione. La profonda ristrutturazione consentirà alla società di adeguarsi meglio alle esigenze del mercato, che sono completamente mutate, e costituisce la base per l'elaborazione di un business plan che dovrà assicurare la competitività di Swiss nel nuovo contesto di mercato. Il Consiglio federale considera necessario questo passo, ma si rende conto delle dure conseguenze che le misure comporteranno per numerosi impiegati della compagnia e delle società fornitrici e per le regioni interessate. Già in passato, rispondendo a diversi interventi parlamentari, il Consiglio federale ha ribadito che non si può chiedere a Swiss di gestire linee deficitarie per puri motivi di politica regionale. La soppressione di circa 3000 posti di lavoro presso Swiss è un duro colpo per le persone interessate e le regioni.

Provvedimenti per migliorare le condizioni quadro

Il Consiglio federale ha anche discusso una serie di misure volte a migliorare le condizioni quadro di Swiss, prendendo fra l'altro le seguenti decisioni:

  • Determinati voli nazionali potranno in futuro essere esentati dall'imposta sugli oli minerali. I Paesi che confinano con la Svizzera non conoscono questo genere di imposizione fiscale. Questa decisione consentirà a Swiss di risparmiare sei milioni di franchi all'anno.
  • I costi per il rimpatrio di passeggeri non autorizzati ad entrare in Svizzera saranno temporaneamente assunti dalla Confederazione, nei casi in cui il rimpatrio avviene per motivi che esulano dalla responsabilità di Swiss. Questi costi si aggirano intorno a 900'000 franchi all'anno.
  • La Confederazione farà tutto il possibile per garantire, nell'ambito della procedura in corso, la definizione di condizioni quadro favorevoli per l'aeroporto di Zurigo. Il DATEC si impegnerà per mitigare le conseguenze delle misure unilaterali decise dalla Germania dopo la mancata ratifica dell'accordo bilaterale.
  • Per il momento non è stata presa alcuna decisione in merito a due richieste, già ventilate da tempo, ma non ancora presentate in modo formale. Si tratta, da un lato, della questione se sia possibile garantire i crediti d'esercizio a lungo termine di investitori esteri fra l'altro anche attraverso una garanzia contro i rischi dell'esportazione. Se dovesse essere presentata una richiesta in tal senso, la questione verrebbe valutata sulla base della legge concernente la garanzia dei rischi delle esportazioni. L'altra questione in sospeso riguarda una dichiarazione non vincolante del Consiglio federale allo scopo di migliorare le condizioni per l'acquisto di nuovi aerei („Letter of comfort“).

Misure precauzionali della Confederazione

Indipendentemente dalla possibili opzioni per il futuro di Swiss, la Confederazione vuole fare in modo che la Svizzera continui ad essere collegata alla rete internazionale del trasporto aereo (in particolare salvaguardando i diritti di traffico), che il sistema dell'aviazione svizzera possa continuare a funzionare (aeroporti, controllo del traffico aereo ecc.) e che gli effetti negativi per il mercato del lavoro siano ridotti al minimo. Per questo, il Consiglio federale ha voluto essere informato sulle misure preparate dall'amministrazione, decidendo quanto segue:

  • La Confederazione adotta i provvedimenti necessari per assicurare, in relazione alla prevista riduzione della rete, un trasferimento ordinato dei diritti di volo esistenti. Ciò garantirà alla Svizzera di rimanere collegata ai principali nodi della rete europea e intercontinentale, anche in caso di forte contrazione della rete Swiss.
  • Il Consiglio federale ha inoltre preso atto del fatto che attualmente non sono necessarie misure straordinarie in relazione al sistema del trasporto aereo. Questo sistema è in grado di funzionare anche con una Swiss ridimensionata. Tuttavia il comitato governativo seguirà con attenzione l'evoluzione della situazione, per prepararsi ad altri scenari.
  • Il Segretariato di Stato per l'economia (seco), in collaborazione con i Cantoni, adotta misure per limitare le conseguenze della ristrutturazione sui collaboratori interessati. Già prima della decorrenza del termine di disdetta del contratto, si dovranno sottoporre a queste persone nuove proposte di lavoro. L'obiettivo è il loro rapido reinserimento nel mercato del lavoro. I principali strumenti sono i seguenti: centro di collocamento interno all'azienda, riqualificazione professionale, assegni per il periodo di introduzione, incentivazione dell'attività lavorativa indipendente ecc.


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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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