Nuovi impulsi per l’appianamento delle divergenze attorno all’aeroporto di Zurigo

Berna, 24.09.2003 - Nell’ambito di una mediazione dovranno essere elaborate delle proposte di soluzione in grado di creare un consenso sul futuro esercizio dell’aeroporto di Zurigo. Tutte le parti interessate sono chiamate a partecipare al processo condotto da un mediatore indipendente. Rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e delle imprese operanti nel settore del trasporto aereo quali l’aeroporto di Zurigo, Swiss e Skyguide hanno sentito la proposta presentata mercoledì dal Capo del Dipartimento federale dell’Ambiente, dei Trasporti, dell’Energia e delle Comunicazioni (DATEC) Moritz Leuenberger nel corso di un dibattito e hanno deciso l’ulteriore procedura. Fino al termine del processo di mediazione non verrà emanato il regolamento d’esercizio definitivo per l’aeroporto di Zurigo.

La proposta di una mediazione era al centro del dibattito che ha riunito la Confederazione, rappresentanti di 14 Cantoni (AG, AR, AI, BL, BS, GL, LU, NW, SG, SH, SZ, TG, ZG, ZH), nonché delle società aeroporto di Zurigo SA Unique, Skyguide e Swiss. Il Consigliere federale Moritz Leuenberger ha affermato che in questa discussione senza via d’uscita sulla problematica del rumore sono necessarie nuove trattative dirette da un mediatore indipendente e con la partecipazione di tutte le parti interessate. Da un processo di mediazione ci si attendono nuovi impulsi per la soluzione del problema. Il processo di mediazione è finalizzato a rendere oggettive le discussioni e a cercare un consenso riguardo all’esercizio dello scalo zurighese, in un contesto che dovrà essere percepito come equo da tutte le parti coinvolte. L’obiettivo principale è l’accordo sul contenuto della scheda di coordinamento dell’aeroporto di Zurigo nell’ambito del Piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica (PSIA). Tale scheda definisce sia il quadro del regolamento d’esercizio, che disciplina le procedure di avvicinamento e di decollo, sia l’ulteriore sviluppo dell’aeroscalo.

Consenso sull’ulteriore procedura

I partecipanti al dibattito hanno accolto favorevolmente la proposta del DATEC. L’ulteriore procedura prevede che il processo di mediazione sia lanciato e finanziato dalla Confederazione, dal Canton Zurigo e dall’aeroporto di Zurigo. Giusta il PSIA, questi tre enti rivestono infatti un ruolo attivo nell’elaborazione della scheda di coordinamento e del regolamento d’esercizio dello scalo zurighese.
  • I promotori daranno solo l’input alla mediazione; la preparazione dei lavori sarà affidata a uno specialista indipendente e apartitico (un cosiddetto “process-provider”). Quest’ultimo verrà nominato dalla Confederazione d’intesa con le principali parti interessate e inizierà la propria attività probabilmente in ottobre.
  • Fin dall’inizio, il process-provider dovrà far partecipare attivamente alla preparazione del processo di mediazione i principali interessati, in particolare la popolazione, e con essi preparare la nomina del mediatore.
  • Il processo di mediazione, in cui dovranno essere rappresentate adeguatamente tutte le parti in causa, dovrebbe essere avviato nel primo trimestre del 2004; nell’ambito della prima riunione sarà nominato il mediatore (che non deve necessariamente coincidere con il process-provider). Si auspica che l’operazione, finalizzata a trovare un consenso, possa avere termine per la fine del 2005.
  • Nella tappa successiva, il processo PSIA relativo alla scheda di coordinamento dell’aeroporto di Zurigo sarà portato avanti e concluso alla luce dei risultati emersi dalla mediazione. Qualora, riguardo a singoli punti, si trovasse un consenso già durante i lavori, i relativi risultati potranno confluire nel regolamento d’esercizio. Il regolamento definitivo verrà tuttavia emanato soltanto al termine della mediazione.

    Non è noto a quali risultati condurrà la mediazione. Per principio, l’obiettivo è di trovare un consenso su tutti i punti controversi della questione, ma non è da escludere che vi si riesca solo in parte o non vi si riesca affatto.

Proseguimento del processo PSIA con altri mezzi

Il Piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica (PSIA) è lo strumento di pianificazione e coordinamento della Confederazione che fissa in maniera vincolante per le autorità gli obiettivi e i vincoli applicabili all’infrastruttura dell’aviazione civile. Esso descrive gli impianti infrastrutturali. La scheda di coordinamento, da elaborare a titolo complementare per ogni impianto, contiene - oltre alle condizioni quadro per l’esercizio - indicazioni sul perimetro dell’aerodromo, l'esposizione al rumore, la limitazione degli ostacoli, la protezione della natura e del paesaggio, nonché eventualmente sull’urbanizzazione. L’approvazione della scheda di coordinamento compete al Consiglio federale e costituisce il presupposto per l’approvazione del regolamento d’esercizio dell’aeroporto da parte dell’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC). La procedura di elaborazione della scheda prevede per i Cantoni, i Comuni e per la popolazione il diritto di essere sentiti e il diritto di partecipazione.Il DATEC, nella sua veste di autorità di pianificazione, ha effettuato un processo di coordinamento tra l’autunno del 2001 e l’agosto del 2002 finalizzato all’elaborazione di una scheda di coordinamento per lo scalo di Zurigo. Coordinatore delle discussioni è stato il Consigliere agli Stati bernese Hans Lauri. L’esito di questo processo è divenuto caduco poiché da un lato è venuto a mancare il sostegno di una parte degli interessati, e dall’altro il rifiuto dell’accordo bilaterale con la Germania e la successiva emanazione dell’ordinanza unilaterale tedesca hanno reso necessaria una nuova procedura di conciliazione. Con la mediazione prevista s’intende da un lato rilanciare il processo di coordinamento e dall’altro portarlo avanti con la partecipazione di altre cerchie e alla luce dei risultati già raggiunti sinora. La procedura di principio per l’elaborazione e l’approvazione della scheda di coordinamento PSIA relativa all’aeroporto di Zurigo resta quindi immutata.


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