Al vaglio misure per migliorare il finanziamento della sicurezza aerea

Berna, 19.12.2003 - Il Consiglio federale rinuncia ad introdurre una tassa sulla sicurezza aerea, ma sta facendo esaminare diverse misure volte ad individuare una migliore forma di finanziamento della sicurezza aerea in Svizzera.

Le società addette alla sicurezza della navigazione aerea in Europa risentono dei contraccolpi della crisi dell’aviazione, accusando problemi di finanziamento. La situazione è ancora più difficile per la società svizzera skyguide, poiché nello spazio aereo che essa gestisce, malgrado le sue limitate dimensioni, il traffico aereo è molto intenso. Inoltre skyguide non riceve indennità per le prestazioni fornite nei Paesi limitrofi e nel confronto estero rischia di subire ulteriori svantaggi. Poiché la sicurezza aerea rappresenta un compito di pertinenza statale, già il 20 agosto 2003 il Consiglio federale aveva discusso della possibile adozione di contromisure, decidendo di far esaminare l’introduzione di una tassa sulla sicurezza aerea. Nella sua decisione odierna, il Collegio rinuncia a questa possibilità per ragioni di ordine giuridico e incarica il DATEC, il DDPS e il DFI di vagliare possibili misure volte a migliorare il finanziamento del settore. I relativi lavori si svolgeranno nell’ambito dell’elaborazione del rapporto sulla politica aerea, che sarà trasmesso al Parlamento alla fine del 2004.


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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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