Ottimizzazione dell’Accordo di libero scambio tra Svizzera e Cina

Berna, 13.09.2024 - Nella riunione del 13 settembre 2024 il Consiglio federale è stato informato sull’esito delle consultazioni relative all’ottimizzazione dell’Accordo di libero Scambio tra Svizzera e Cina (ALS). L’avvio dei negoziati è previsto quest’autunno.

Lo scorso 21 giugno 2024, durante la consultazione sul relativo mandato negoziale, la Conferenza dei Governi cantonali ha espresso un parere favorevole sulla prevista ottimizzazione dell'ALS con la Cina. Il progetto ha raccolto il gradimento anche delle due Commissioni parlamentari di politica estera (CPE) nelle riunioni del 20 giugno (CPE-S) e del 27 agosto 2024 (CPE-N). Nel corso delle trattative il Consiglio federale terrà conto delle proposte avanzate da tali Commissioni e dai Cantoni. L'avvio dei negoziati è previsto il 23 settembre 2024 con una cerimonia d'apertura virtuale a livello ministeriale.

Principali miglioramenti

L'Accordo di libero scambio bilaterale tra Svizzera e Cina è in vigore dal 1° luglio 2014. Da allora le esportazioni svizzere di beni verso la Cina sono passate da 8,8 miliardi a 15,4 miliardi di franchi (esclusi i metalli preziosi, le pietre preziose e semipreziose e le opere d'arte e d'antiquariato), il che rappresenta un aumento del 74,2 per cento (dati del 2023). Nello stesso periodo le importazioni di beni dal Paese asiatico sono lievitate del 47,5 per cento, passando da 12,1 miliardi a 17,9 miliardi di franchi.

L'ALS con la Cina presenta ancora un notevole potenziale di ottimizzazione e sviluppo, soprattutto per quanto riguarda gli scambi di beni. I possibili miglioramenti riguardano in primo luogo il riesame e l'estensione degli sgravi doganali per i nostri prodotti d'esportazione di maggior interesse (per circa la metà dell'attuale valore del commercio con la Cina).

Sono previsti miglioramenti anche nei settori delle regole d'origine, degli investimenti e dei servizi, compresa in particolare l'inclusione di norme sul commercio elettronico. Il Consiglio federale punta anche a rafforzare le disposizioni sulla tutela dell'ambiente e dei diritti dei lavoratori.


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