Il Consiglio federale riceve il rapporto sull’attuazione del nuovo ordinamento del finanziamento delle cure

Berna, 01.05.2024 - Oltre dieci anni fa è entrato in vigore il nuovo finanziamento delle cure. Esso stabilisce in che modo le prestazioni di cura erogate nelle case di cura e a domicilio vengono finanziate dall’assicurazione malattie, dalle persone bisognose di cure e dai Cantoni. Nella sua seduta del 1° maggio 2024, il Consiglio federale ha preso atto di un rapporto sullo stato di attuazione del nuovo ordinamento. In termini di finanziamento residuo da parte dei Cantoni sussiste ancora un ulteriore margine di miglioramento.

Nel 2011 è entrato in vigore il nuovo ordinamento del finanziamento delle cure. Fino ad allora, le prestazioni di cura erano principalmente finanziate dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). L’obiettivo principale del nuovo ordinamento era quello di limitare l’onere finanziario a carico dell’AOMS nell’ambito delle prestazioni di cura dovute all’età. Da quel momento, i costi delle cure sono stati suddivisi tra l’AOMS, le persone bisognose di cure e i Cantoni (nonché i Comuni). Grazie all’introduzione di contributi fissi da parte dell’AOMS alle prestazioni di cura, è stato possibile limitare l’onere supplementare a suo carico e, di conseguenza, anche quello a carico dei pagatori dei premi.

Tuttavia, da una valutazione sono emerse diverse lacune nell’attuazione del nuovo ordinamento del finanziamento delle cure.
Il Consiglio federale ha pertanto incaricato il Dipartimento federale dell’interno (DFI), di esaminare tali lacune con gli attori coinvolti e di informarli sullo stato delle discussioni riguardanti l’attuazione. A tal fine, negli ultimi anni, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha intrapreso dialoghi con gli attori e ha svolto sondaggi. Nella sua seduta del 1° maggio 2024, il Consiglio federale ha preso atto di un rapporto dell’UFSP concernente l’attuazione del nuovo ordinamento.

Le lacune nell’attuazione sono state in gran parte colmate
Il rapporto si focalizza in particolare su quattro lacune nell’attuazione: la determinazione del bisogno di cure, la distinzione tra le prestazioni di cura e le prestazioni di assistenza, la contabilità analitica delle case di cura nonché il finanziamento residuo e la trasparenza del finanziamento.  

Sul fronte della contabilità analitica sono stati fatti dei progressi, dal momento che la maggior parte dei fornitori di prestazioni sta applicando i modelli unitari di contabilità analitica delle associazioni di categoria. Inoltre, gli attori coinvolti stanno lavorando a una soluzione per uno strumento unitario per la determinazione del bisogno di cure nelle case di cura. Infine, anche la distinzione tra le prestazioni di cura e le prestazioni di assistenza è migliorata.

Tuttavia, sussiste ancora un margine di miglioramento, in particolare per quanto riguarda il finanziamento residuo da parte dei Cantoni e dei Comuni, che alcuni fornitori di prestazioni considerano ancora parzialmente insufficiente e che non viene reso noto con trasparenza e in maniera capillare. In passato, il finanziamento residuo insufficiente ha comportato che i costi non coperti nei singoli Cantoni venissero addebitati agli assicurati, con conseguenti disparità di trattamento di questi ultimi.

Un finanziamento uniforme potrebbe portare a dei miglioramenti

Il 22 dicembre 2023, il Parlamento ha adottato una modifica della legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) per il finanziamento uniforme delle prestazioni (EFAS). In futuro, tutte le prestazioni dell’AOMS, e a partire dal 2032 anche le prestazioni di cura, saranno finanziate in modo uniforme dai Cantoni e dall’AOMS. Il nuovo regime di finanziamento dovrebbe colmare in parte le lacune nell’attuazione del finanziamento delle cure, per esempio per quanto riguarda il finanziamento residuo. È stato indetto un referendum contro la modifica della LAMal, che è riuscito: il 18 aprile 2024, il comitato referendario ha presentato alla Cancelleria federale 57 000 firme.

Pertanto, al momento non sono necessarie ulteriori misure a livello federale volte all’attuazione del nuovo ordinamento del finanziamento delle cure. Il dialogo istituzionalizzato con gli attori coinvolti nel finanziamento delle cure e con l’UFSP si è dimostrato valido e va portato avanti.


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