Procedure di conciliazione in materia di locazione e affitto: in aumento del 46 % circa i nuovi casi

Berna, 19.03.2024 - Tra giugno e dicembre 2023 sono state avviate 25 544 nuove procedure di conciliazione in materia di locazione e affitto, ossia il 45,8 % in più rispetto al semestre precedente, un aumento non indifferente. Le procedure concluse hanno riguardato in gran parte aumenti della pigione. In più del 90 % dei casi di questo tipo le parti hanno raggiunto un’intesa.

Nel periodo di riferimento, le autorità paritetiche di conciliazione hanno concluso 22 122 procedure, il 65 % in più rispetto al semestre precedente. Alla fine del 2023 le cause pendenti erano 13 585.

Già nel primo semestre 2023 il numero delle nuove procedure era salito del 42,2 %. Nel secondo semestre le nuove procedure di conciliazione in materia di locazione e affitto sono ulteriormente aumentate del 45,8 %. Nel 2023 sono state registrate 43 063 nuove procedure, mentre nel 2022 erano 23 935, il che corrisponde a un incremento di circa l'80%.

In 21 Cantoni il numero di nuove procedure è aumentato rispetto al semestre precedente. Nel Cantone di Basilea Campagna è raddoppiato e nel Cantone di Friburgo la crescita è stata del 141,3%. Il Cantone di Zurigo ha registrato 6757 nuove procedure, ossia il 26,5% di tutti i nuovi casi a livello nazionale. In cinque Cantoni, invece, nella seconda metà dell'anno sono state avviate meno procedure rispetto alla prima metà. Le autorità di conciliazione hanno concluso 8727 procedure in più rispetto al semestre precedente (+65,2 %).

Includendo i nuovi casi, nella seconda metà del 2023 le autorità di conciliazione avevano un totale di 35 707 procedure da trattare, e ne hanno concluse 22 122. In 13 592 casi (61,4 %) è stata raggiunta un'intesa tra le parti per transazione, acquiescenza o desistenza.

In 2228 casi (10,1 %) la conciliazione è fallita, ed è stata rilasciata un'autorizzazione ad agire. 5183 casi (23,4 %) sono stati risolti per non entrata nel merito, mancanza di oggetto, ritiro o rinvio al tribunale arbitrale. In 133 casi è stata prevista una procedura di mediazione, ossia una procedura extragiudiziale in cui una persona neutrale e indipendente fa da mediatore in una controversia. In queste situazioni la mediazione sostituisce la procedura di conciliazione. Come nei due semestri precedenti, tutte le procedure di mediazione hanno riguardato il Cantone di Friburgo.

Nel periodo in esame sono inoltre state prese 93 decisioni (0,4 % dei casi risolti) per quanto riguarda le controversie patrimoniali fino a un valore litigioso di 2000 franchi. 643 proposte di giudizio (2,9 % dei casi risolti) sono state accolte dalle parti, mentre 383 (1,7 % dei casi risolti) sono state respinte, ed è stata di conseguenza rilasciata un'autorizzazione ad agire.

Principali motivi delle procedure di conciliazione

Tra le procedure concluse, la percentuale più alta (36,3 %, 8026 procedure concluse) ha riguardato l'aumento della pigione. Già nel semestre precedente si era osservato un aumento delle procedure in questo ambito. Questa evoluzione è probabilmente legata agli incrementi del tasso ipotecario di riferimento avvenuti il 2 giugno e il 2 dicembre 2023. In 7267 procedure concluse (90,5 %) relative all'aumento della pigione le parti hanno raggiunto un'intesa. Dopo l'aumento della pigione, il secondo motivo di controversia delle procedure di conciliazione concluse è costituito dalle disdette ordinarie del contratto (9,83 %).

Alla fine del 2023 erano pendenti ancora 13 585 procedure. Dall'inizio delle rilevazioni statistiche, ossia dal 2005, non si era mai registrato un numero così alto di procedure pendenti.

Ruolo delle autorità di conciliazione

Nei casi di controversie di diritto civile, la procedura giudiziaria è preceduta dal tentativo di trovare un'intesa davanti a un'autorità di conciliazione. Per le controversie in materia di locazione e affitto di abitazioni e locali commerciali, l'autorità di conciliazione è composta da una persona indipendente, che ne assume la presidenza, e da una rappresentanza paritetica di proprietari e inquilini. La procedura è retta dal Codice di diritto processuale civile svizzero (CPC).


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