Storia della presidenza della Confederazione

La presidenza della Confederazione svizzera ha una storia diversificata. Se nei primi decenni di esistenza dello Stato confederato tale carica era considerata in quanto riconoscimento, a partire dall’ultimo decennio dell’Ottocento è stato introdotto il principio della rotazione.

Monumento al primo presidente della Confederazione Svizzera Jonas Furrer (1805-1861) a Winterthur (KEYSTONE/Gaetan Bally)

Contro la concentrazione del potere

I padri della Costituzione sono descritti nel Dizionario storico della Svizzera come membri del Governo di livello eccezionale, pragmatici e aperti al compromesso. Essi non amavano temporeggiare: nella primavera del 1848 - complice un clima politico favorevole - si misero al lavoro di buona lena, stilando in poche settimane la prima Costituzione dello Stato federale. Decisi a impedire che il potere si concentrasse in poche mani, e in special modo quello dell’esecutivo nelle mani di un’unica persona, istituirono la presidenza della Confederazione, limitando la durata della carica a un anno.

Due detentori di record

Il liberale zurighese Jonas Furrer fu il primo presidente della Confederazione e svolse questa funzione nel 1848 e nel 1849. Nel corso del XIX secolo furono elette alla carica di consigliere federale soprattutto persone molto influenti. Karl Schenk (BE) e Emil Welti (AG), ad esempio, arrivarono a sei legislature ciascuno, stabilendo così un record. Entrambi mantennero a lungo il loro seggio in Governo: Welti per 24 anni e Schenk addirittura per 31 anni, cosa che fa di lui il consigliere federale con la carica più lunga.

Introduzione del principio della rotazione nell’ultimo decennio del XIX secolo

Il principio della rotazione tuttora in vigore, secondo cui il consigliere federale in carica da più tempo è eletto di volta in volta vicepresidente e l’anno seguente presidente della Confederazione, è stato istituito solo a fine Ottocento. In precedenza l’Assemblea federale eleggeva alla carica di presidente soprattutto consiglieri federali particolarmente accreditati. I consiglieri meno amati dai parlamentari dovevano quindi munirsi di pazienza, come nel caso del sangallese Willhelm Matthias Naeff, in carica per 27 anni ma eletto presidente una volta sola (1853). Dei 119 consigliere e consiglieri federali che si contano fino ad oggi, una ventina non ha mai esercitato la funzione di presidente della Confederazione. È successo solo una volta che un presidente della Confederazione non sia potuto entrare in carica: il vodese Victor Ruffy era stato eletto presidente della Confederazione per il 1870 ma morì il 29 dicembre 1869. Non è invece mai accaduto che un presidente della Confederazione si sia dimesso; lo zurighese Wilhelm Hertenstein morì tuttavia nel 1888 durante il suo mandato presidenziale.

Per molto tempo anche ministro degli affari esteri

Nei primi decenni dalla fondazione dello Stato confederato accadeva sovente che il presidente della Confederazione presiedesse, oltre al Dipartimento politico, anche l’antenato del Dipartimento federale degli affari esteri. Nel 1888 i due dipartimenti furono abbinati per la prima volta, e lo furono anche tra il 1897 e il 1920.

Per l'ottava volta una Presidente delle Confederazione

Fino ad oggi, per otto volte, una donna ha ricoperto la carica di Presidente della Confederazione. La prima donna eletta è stata Ruth Dreifuss, nel 1999, seguita da Micheline Calmy-Rey (2007 e 2011); Doris Leuthard (2010 e 2017), Eveline Widmer-Schlumpf (2012) e Simonetta Sommaruga (2015 e 2020).

Ultima modifica 18.08.2021

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