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Il Consiglio federale fissa i punti principali del progetto Swisscom

Il Consiglio federale fissa i punti principali del progetto Swisscom

21.12.2005 - In data odierna il Consiglio federale ha fissato i punti principali 
per l'elaborazione di un progetto di consultazione sulla cessione della partecipazione 
di maggioranza a Swisscom. Dato che sotto il profilo costituzionale nulla si oppone 
a una cessione di tale partecipazione, il Consiglio federale presenterà ai destinatari 
della procedura un adeguamento della legge sull'azienda delle telecomunicazioni 
LATC. Il Consiglio federale ha inoltre deciso di sottoporre loro per parere misure 
accompagnatorie volte a garantire il servizio universale e a tutelare l'indipendenza 
di Swisscom. Il Consiglio federale dovrebbe approvare il progetto di consultazione 
entro la fine di gennaio del 2006.

Affinché la Confederazione possa ridurre la sua partecipazione a Swisscom a meno 
del 50 per cento è necessario adeguare la legge sull'azienda delle telecomunicazioni 
LATC. Di conseguenza il Parlamento - e in caso di referendum anche il Popolo - deve 
decidere se è di principio favorevole oppure no alla cessione della partecipazione 
di maggioranza della Confederazione a Swisscom. Il Consiglio federale è del parere 
che una soluzione a livello di legge, oltre che a risultare chiaramente più flessibile, 
sia migliore in particolare anche in relazione alle misure d'accompagnamento. Dato 
che secondo una perizia dell'Ufficio federale di giustizia dal punto di vista della 
Costituzione nulla si oppone a tale procedura, il Consiglio federale rinuncia all'elaborazione 
di una disposizione costituzionale.

Il Consiglio federale ha inoltre deciso di sottoporre per parere ai destinatari 
della procedura di consultazione misure accompagnatorie volte a garantire il servizio 
universale e a tutelare l'indipendenza di Swisscom. Secondo il Consiglio federale, 
eventuali misure accompagnatorie devono però essere facilmente attuabili sia sotto 
il profilo della tecnica legislativa sia più tardi a livello di esecuzione; esse 
devono inoltre mantenere i rischi finanziari e tecnologici della Confederazione 
per quanto possibile bassi, non devono contenere soluzioni speciali di diritto azionario 
né opporsi agli interessi di Swisscom.

Garanzia del servizio universale

Il Consiglio federale ritiene che già oggi il servizio universale sia sufficientemente 
garantito e ribadisce che esso non dipende da una partecipazione di maggioranza 
della Confederazione a Swisscom. Il servizio universale è disciplinato nella legge 
sulle telecomunicazioni (LTC). Secondo tale legge per la concessione del servizio 
universale deve essere indetta una gara pubblica ogni cinque anni. L'attuale concessionario 
del servizio universale è Swisscom
Fixnet AG, una società affiliata e interamente di proprietà di Swisscom (periodo 
dal 1° gennaio 2003 al 31 dicembre 2007).

Attualmente Swisscom Fixnet AG è l'unica impresa a disporre di una rete fissa su 
tutto il territorio e lo sarà anche in un futuro prossimo. Per questa ragione il 
Consiglio federale intende obbligarla legalmente a fornire il servizio universale 
in tutto il Paese per un periodo transitorio di cinque anni a decorrere dalla scadenza 
della vigente concessione. In caso di cessione della partecipazione di maggioranza 
della Confederazione, Swisscom Fixnet AG dovrà essere obbligata a garantire fino 
al 2012 all'intero Paese il servizio universale di cui all'articolo 16 capoverso 
1 LTC. Scaduto tale termine, la concessione del servizio universale dovrà essere 
nuovamente messa a concorso e assegnata secondo le disposizioni in vigore prima 
del periodo transitorio.

Il Consiglio federale proporrà anche l'istituzione di una società di rete di diritto 
pubblico nonché la partecipazione della Confederazione a Swisscom
Fixnet AG, la concessionaria del servizio universale. Il Consiglio federale ritiene 
tuttavia che entrambe le varianti siano da respingere. La dissociazione tra le attività 
concernenti la rete e la distribuzione dei servizi sulla rete è problematica, in 
quanto soltanto Swisscom sarebbe toccata da questa misura. I suoi concorrenti potrebbero 
infatti continuare a disporre delle proprie reti e offrire in tal modo soluzioni 
globali. La dissociazione discriminerebbe Swisscom che, di conseguenza, si oppone 
fermamente a questa soluzione. Una partecipazione della Confederazione a Swisscom 
Fixnet AG potrebbe a sua volta comportare elevati rischi di ordine tecnologico e 
finanziario. Inoltre, anche Swisscom respinge questa variante, poiché ritiene che 
causerebbe problemi irrisolvibili di Corporate Governance.

Tutela dell'indipendenza di Swisscom

Il Consiglio federale discuterà pure di misure accompagnatorie per la tutela dell'indipendenza 
di Swisscom. Si tratta in particolare dell'inasprimento di disposizioni concernenti 
i vincoli azionari, dell'introduzione di diritti di controllo, del mantenimento 
della minoranza di blocco del 33 per cento, della rappresentanza della Confederazione 
nel consiglio d'amministrazione nonché dell'introduzione di un'azione popolare.

Scadenzario

Il Consiglio federale riconosce l'urgenza del progetto. L'elaborazione del relativo 
messaggio, che dovrà essere approvato dal Governo alla fine di gennaio del 2006, 
è già in corso. Il processo decisionale potrà pertanto essere accelerato grazie 
a una procedura di consultazione abbreviata e una procedura parlamentare urgente. 
Il termine per la consultazione dovrà essere accorciato in modo corrispondente, 
esso sarà quindi di al massimo sei settimane. In tal modo sarà possibile trattare 
e approvare il progetto nel corso della sessione estiva 2006 e - in caso di referendum 
- la votazione potrà svolgersi nel marzo del 2007.

Indirizzo per informazioni di complemento
Dieter Leutwyler, portavoce DFF, tel. 031 322 60 86

Editore
- - Federation (-, 21.12.2005)