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Nessuna revisione della legislazione relativa all'imposta sugli autoveicoli


COMUNICATO STAMPA

Nessuna revisione della legislazione relativa all'imposta sugli autoveicoli

23 nov 2005 (AFD) In data odierna il Consiglio federale ha deciso di
rinunciare alla riforma che prevedeva di strutturare l'imposta sugli
autoveicoli quale tassa d'incentivazione ecologica. I motivi di questa
rinuncia sono l'elevato dispendio amministrativo e il limitato effetto
d'incentivazione. Gli autoveicoli continueranno ad essere imposti ad un
tasso uniforme del 4 per cento.

Dato che l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 fino al 2010 non sarà
probabilmente raggiunto, ci si è chiesti se nell'ambito della legislazione
relativa all'imposta sugli autoveicoli avrebbero dovuto essere creati degli
incentivi finanziari per favorire l'acquisto di autoveicoli poco inquinanti
e con un'alta efficienza energetica. Un gruppo di lavoro composto da
rappresentanti del DATEC e dell'Amministrazione federale delle dogane ha
quindi esaminato le possibilità di ridurre, mediante una riforma
dell'imposta sugli autoveicoli quale tassa d'incentivazione, il consumo
energetico e l'emissione di gas di scarico delle nuove autovetture messe in
circolazione. Oltre ad una graduazione dell'attuale aliquota d'imposta
(neutra dal punto di vista fiscale oppure con maggiori entrate) è pure stato
esaminato un sistema Bonus - Malus collegato ad un fondo a destinazione
vincolata finanziato dai maggiori introiti provenienti dall'aumento
dell'imposta.

Dai chiarimenti è emerso che le varianti esaminate producevano effetti
d'incentivazione molto limitati. L'obiettivo previsto, ovvero maggiori quote
di mercato delle autovetture poco inquinanti e con un'alta efficienza
energetica, è perlopiù raggiunto anche senza incentivi finanziari
supplementari. Inoltre, l'obiettivo del trasferimento (acquisto di
un'autovettura ecologica e con un miglior rendimento energetico) non può
essere raggiunto nella maggior parte dei casi.

Dato che un sistema Bonus - Malus influenzerebbe solo una minoranza degli
acquirenti, esso equivarrebbe ad una sovvenzione fondata sul "principio
dell'annaffiatoio" con le sue ripercussioni collaterali. Una simile
sovvenzione condurrebbe inoltre ad un aumento della quota parte dello Stato.

Tutte le varianti di un tassa d'incentivazione provocano un maggior lavoro
amministrativo per l'amministrazione federale, gli uffici della circolazione
stradale, i venditori e gli acquirenti. Inoltre, l'attuale sistema
dell'imposta sugli autoveicoli - semplice ed efficiente - diverrebbe molto
più complicato. Il Consiglio federale intende, per contro, semplificare il
sistema fiscale e ridurre la burocrazia. In un simile contesto esso ha
deciso di rinunciare ad una revisione della legge sull'imposizione degli
autoveicoli.

Informazioni: Karl Strohhammer, Direzione generale delle dogane, tel.
031/322 67 11
Amministrazione federale delle dogane AFD
Direzione generale delle dogane
Monbijoustrasse 40
CH-3003 Berna
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