Il Consiglio federale
rinuncia alla revisione della legge
Berna, 09.11.2005. Il Consiglio federale non ritiene necessario
rafforzare la protezione dei consumatori. Mercoledì ha deciso di rinunciare ad
una legge federale sul commercio elettronico e alla relativa revisione del
Codice delle obbligazioni.
Il progetto mirava a migliorare la
protezione dei consumatori in particolare per quanto attiene agli acquisti via
Internet, riconoscendo al consumatore il diritto di revocare il contratto entro
7 giorni. La revisione della legge prevedeva inoltre l'inasprimento delle
disposizioni relative alla garanzia. Mentre il venditore oggi può chiedere la
risoluzione del contratto per difetti della cosa oppure chiedere l'indennità per
il minor valore della cosa, l'avamprogetto prevedeva anche la possibilità di
chiedere la riparazione della cosa difettosa. Era inoltre previsto di portare da
uno a due anni il termine di prescrizione delle azioni di garanzia.
Nel corso della consultazione le
proposte avevano sollevato reazioni estremamente controverse. Alla luce delle
critiche e dello scetticismo espresso dal mondo dell'economia, il Consiglio
federale si è nuovamente chiesto se la legislazione svizzera necessitasse di una
revisione. Per i motivi seguenti, il Consiglio federale ha deciso di rinunciare
al presente progetto.
·
Il Codice delle obbligazioni si basa sul principio della libertà
contrattuale, il quale presuppone che il cittadino è maturo e in grado di
decidere ciò che è meglio per lui. Diritti di revoca e azioni di garanzia per
difetti della cosa non prendono in considerazione tale principio ed equivalgono
a mettere sotto tutela il consumatore.
·
Diritti di revoca e obblighi di garanzia più ampi si traducono in costi
supplementari per il fornitore, costi che ricadono sui servizi e le prestazioni,
gravando inevitabilmente sui consumatori.
·
Il commercio elettronico in Svizzera ha vissuto uno sviluppo positivo,
pur non essendo dotato di diritti di revoca in caso di contratti a distanza e di
più ampi diritti di garanzia. La Svizzera non ha inoltre concluso alcun accordo
internazionale che le imponga di recepire le pertinenti disposizioni del diritto
europeo e di rafforzare la protezione dei consumatori.
Per ulteriori
informazioni:
Felix Schöbi, Ufficio federale di
giustizia, tel. 031 / 322 53
57