Il Consiglio federale avvia
la consultazione
Berna, 02.11.2005. In
futuro agli stranieri sarà permesso acquistare fondi in Svizzera senza una
complicata procedura di autorizzazione. Secondo il Consiglio federale, oggi la
Lex Koller non appare più indispensabile e va pertanto abrogata, il che potrebbe
dare importanti impulsi all'economia. Per evitare ripercussioni negative sulla
costruzione delle abitazioni di vacanza, in particolare nelle zone turistiche,
il Consiglio federale prevede misure accompagnatorie di pianificazione del
territorio. Mercoledì ha posto in consultazione fino alla fine di febbraio 2006
le relative proposte del DFGP e del DATEC.
La legge federale sull'acquisto di
fondi da parte di persone all'estero (Lex Koller) non appare più indispensabile,
come rileva nel suo rapporto il Dipartimento federale di giustizia e polizia
(DFGP). Il rischio di inforestierimento del suolo nazionale, per ovviare al
quale era stata creata tale legge, non esiste più, tranne che in pochi Comuni.
In alcune località turistiche sussiste ancora una forte domanda estera per
quanto riguarda le abitazioni di vacanza, che può essere ridotta con misure di
pianificazione del territorio.
Nel corso degli anni il campo
d'applicazione della legge è stato considerevolmente limitato. Oggi comprende in
linea di principio soltanto l'acquisto di abitazioni di vacanza e di abitazioni
in proprietà non utilizzate dall'acquirente stesso. Già da qualche tempo le
persone all'estero non necessitano più di un'autorizzazione per acquistare fondi
destinati all'esercizio di un'attività economica anche senza esercitarvi
personalmente una tale attività.
Impulsi preziosi per l'economia
Una volta abrogata la Lex Koller, le
persone all'estero potranno acquistare senza una complicata procedura di
autorizzazione anche terreni edificabili e immobili d'abitazione (case
monofamiliari e plurifamiliari nonché unità per piani) al solo scopo di
investire capitali. Gli investimenti esteri nella costruzione di abitazioni
potrebbero dare importanti impulsi all'economia. Potrebbero creare o mantenere
posti di lavoro e ampliare l'offerta di abitazioni locabili, insufficiente in
molte località. Con l'abrogazione della legge viene inoltre meno l'onere
amministrativo connesso, in particolare quello delle autorità cantonali
competenti per il rilascio delle autorizzazioni.
Misure di pianificazione del
territorio
Il numero di abitazioni secondarie, soprattutto
per quanto concerne le abitazioni di vacanza, è già oggi molto elevato, in
particolare in certe regioni turistiche. Un
incremento incontrollato delle abitazioni secondarie è tuttavia in
contraddizione con il precetto costituzionale dell'utilizzazione parsimoniosa
del suolo. Inoltre, un'espansione disordinata degli insediamenti nel territorio
a causa delle abitazioni secondarie compromette le caratteristiche del paesaggio
e l'aspetto degli abitati, il che ha gravi conseguenze proprio per le regioni
turistiche; questo
indipendentemente dal fatto che le abitazioni di vacanza siano in mani svizzere
o straniere. Per tale motivo, le misure di pianificazione del territorio
rappresentano una soluzione di gran lunga più adeguata rispetto a un diverso
trattamento delle persone all'estero.
I Cantoni e i Comuni devono adottare i
provvedimenti necessari
La revisione parziale della legge
sulla pianificazione del territorio (LPT) proposta dal Dipartimento federale
dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) si
propone di scongiurare le ripercussioni negative che potrebbero derivare
dall'abrogazione della Lex Koller. I Cantoni saranno tenuti a definire, nei loro
piani direttori, i Comuni e le regioni in cui sussiste un particolare fabbisogno
normativo in merito alla costruzione di abitazioni secondarie, provvedendo
affinché i Comuni interessati adottino le misure necessarie. I provvedimenti
indispensabili devono essere presi entro tre anni a partire dall'entrata in
vigore della revisione della LPT. I Cantoni hanno quindi la possibilità di
integrare la tematica delle abitazioni secondarie nelle loro prospettive globali
di sviluppo. Con il piano direttore cantonale, la soluzione proposta si avvale
di uno strumento collaudato e lascia ai Cantoni, in occasione dell'attuazione
concreta, il necessario margine di manovra nell'ambito della pianificazione del
territorio, nel rispetto della ripartizione delle competenze sancita dalla
Costituzione.
Affinché i Cantoni e i Comuni
dispongano di tempo sufficiente per adottare le misure necessarie, la Lex Koller
dovrà essere abrogata soltanto circa tre anni dopo l'entrata in vigore della
proposta modifica della legge sulla pianificazione del territorio. Non potranno
inoltre essere rilasciate licenze edilizie per le abitazioni secondarie fintanto
che i Cantoni e i Comuni non avranno adottato i provvedimenti necessari a
prevenire sviluppi indesiderati.
Per
ulteriori informazioni:
·
Abrogazione della Lex Koller:
Jürg Schumacher, Ufficio federale di
giustizia, tel. 031 / 322 41 32
·
Misure accompagnatorie di pianificazione del territorio:
Pierre-Alain
Rumley, direttore dell'Ufficio federale della pianificazione del territorio,
tel. 031 / 322 40 51