La Riforma di Bologna
richiede l'adeguamento della legge sugli avvocati
Berna, 26.10.2005. Mercoledì il Consiglio federale ha licenziato il
messaggio concernente la revisione della legge sugli avvocati. Per iscriversi
nei registri cantonali degli avvocati sarà necessario aver concluso studi in
diritto presso un'università svizzera, con l'ottenimento di un diploma di master
o di una licenza. I Cantoni sono tuttavia tenuti ad ammettere al praticantato i
titolari di un diploma di bachelor. In tal modo si tiene conto dell'introduzione
del modello di Bologna nelle università svizzere.
La revisione prevede anche tre
modifiche minori. Innanzitutto, l'iscrizione nel registro cantonale degli
avvocati sarà subordinata alla conclusione di un'assicurazione contro le
conseguenze della responsabilità professionale dell'avvocato. Finora la
conclusione di un simile contratto era una mera regola professionale, come ad
esempio l'obbligo di diligenza. Le autorità giudiziarie e amministrative
cantonali saranno obbligate a segnalare all'autorità di vigilanza gli avvocati
che non adempiono le condizioni personali per l'esercizio della professione, tra
cui figurano ad esempio il fatto di avere l'esercizio dei diritti civili, non
aver subito condanne penali la cui iscrizione non è stata cancellata dal
casellario giudiziale e non essere gravato da attestati di carenza di beni. La
condizione dell'assenza di una condanna penale sarà adeguata alle nuove norme in
materia di casellario giudiziale.
Con il modello di Bologna in due
cicli, in futuro gli studenti delle università svizzere termineranno i loro
studi con un cosiddetto bachelor o master invece che con l'attuale licenza. Di
norma, il bachelor è acquisito dopo tre anni, il master dopo un altro anno e
mezzo di studio. Finora 45 Paesi (tra cui la Svizzera) hanno firmato la
Dichiarazione di Bologna, che comporta una ristrutturazione degli studi
universitari e dei diplomi universitari in Europa permettendo in tal modo una
miglior comparabilità.
Ulteriori
informazioni:
Jean-Christophe Geiser, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 /
322 53 99