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Indagine conoscitiva sulla messa fuori corso delle monete da un centesimo e da cinque centesimi


COMUNICATO STAMPA

Indagine conoscitiva sulla messa fuori corso delle monete da un centesimo e
da cinque centesimi

19 ott 2005 (DFF) Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha aperto
un'indagine conoscitiva sulla messa fuori corso delle monete da un centesimo
e da cinque centesimi. La prevista rinuncia a tali monete è una delle misure
del Piano di rinuncia a determinati compiti dell'Amministrazione per il
periodo 2006 - 2008. Le cerchie interessate possono presentare il loro
parere scritto entro il 23 dicembre 2005.

La messa fuori corso delle monete da un centesimo e da cinque centesimi è
una delle circa 150 misure previste nel Piano di rinuncia a determinati
compiti dell'Amministrazione per il periodo 2006 - 2008. La proposta di
rinunciare alle due monete di minor valore è stata avanzata da swissmint (la
Zecca federale) ed è motivata dai costi di produzione elevati - in parte
sensibilmente superiori al valore nominale delle monete - e dalla scarsa o
nulla importanza nel traffico quotidiano dei pagamenti.

Secondo la legge sull'unità monetaria e i mezzi di pagamento la messa fuori
corso delle monete circolanti spetta unicamente al Consiglio federale. Alla
luce delle ripercussioni di questa misura sull'intera popolazione e su ampi
settori dell'economia, il Dipartimento federale delle finanze effettua
un'indagine conoscitiva presso le cerchie interessate. L'ultima moneta messa
fuori corso è stata quella da due centesimi nel 1978.

Costi di produzione elevati - scarsa importanza nel traffico dei pagamenti

Le monete da un centesimo non vengono più utilizzate nel traffico quotidiano
dei pagamenti. Esse vengono utilizzate esclusivamente a scopi pubblicitari o
come portafortuna. Il costo di produzione di tali monete supera di 12
centesimi il loro valore nominale.

La moneta da cinque centesimi è utilizzata quasi esclusivamente per motivi
di politica di vendita nel commercio al dettaglio (prezzi al di sotto della
soglia psicologica, ad es. 9.95 franchi) nell'ambito degli articoli che
rientrano nel segmento di prezzo basso. Del resto, anche la moneta da cinque
centesimi, che non può essere utilizzata nei distributori automatici, ha
perso qualsiasi importanza nel traffico quotidiano dei pagamenti. L'elevata
concentrazione di fornitori di materie prime della moneta in alluminio
bronzo color oro ha portato gli attuali costi di produzione oltre i 5
centesimi.

Nessuna ripercussione significativa sul rincaro

L'indicazione dei prezzi a cinque centesimi riveste una certa importanza
soprattutto nel commercio al dettaglio. Tuttavia, per i motivi che seguono
la messa fuori corso delle monete da cinque centesimi non dovrebbe provocare
un aumento significativo dei prezzi. In primo luogo, nell'ambito del
commercio al dettaglio sarà possibile continuare a indicare i prezzi in
cinque centesimi. In tal caso l'arrotondamento sarà effettuato, alla cassa,
sull'importo finale degli acquisti. In secondo luogo, per effetto
dell'elevata concorrenza nel commercio al dettaglio l'arrotondamento per
eccesso di tutti i prezzi è poco verosimile. In terzo luogo, eventuali
arrotondamenti per eccesso dei prezzi al dettaglio sono rilevanti solo per i
beni il cui prezzo è inferiore a dieci franchi. Questi beni rappresentano
circa il 20 per cento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo. Anche in
caso di un arrotondamento generale per eccesso dei prezzi non sono da
attendersi ripercussioni significative sul rincaro. Inoltre, i prezzi dei
beni di largo consumo, come benzina e olio da riscaldamento continueranno ad
essere indicati in modo preciso, al centesimo.

L'analisi dettagliata delle ripercussioni sul rincaro e la documentazione
concernente l'indagine conoscitiva sono ottenibili presso l'AFF.

Documentazioni concernenti l'indagine conoscitiva

Nell'ambito dell'indagine conoscitiva, tutti gli interessati hanno la
possibilità di inoltrare il loro parere scritto entro il 23 dicembre 2005
per e-mail o posta all'Amministrazione federale delle finanze:
E-mail: sandra.werthmueller@efv.admin.ch
Indirizzo postale: Amministrazione federale delle finanze, politica delle
uscite, Bernerhof, 3003 Berna
È possibile consultare la documentazione concernente l'indagine conoscitiva
all'indirizzo: www.efd.admin.ch/i/dok/gesetzgebung/vernehmlassungen
o richiederla per e-mail o posta presso l'Amministrazione federale delle
finanze (agli indirizzi sopra indicati).
È possibile consultare l'analisi delle ripercussioni sul rincaro
all'indirizzo:
http://www.efv.admin.ch/d/wirtsch/studien/pdf/Notiz_Abschaffung5er.pdf
(unicamente in tedesco).

Informazioni:
Hanspeter Koch, swissmint, 031 322 61 73

Dipartimento federale delle finanze DFF
Comunicazione
CH-3003 Berna
http://www.dff.admin.ch