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Terzo rapporto Zimmerli e ulteriore modo di procedere: Nessuna estensione della vigilanza sugli amministratori indipendenti di patrimoni


COMUNICATO STAMPA

Terzo rapporto Zimmerli e ulteriore modo di procedere: Nessuna estensione
della vigilanza sugli amministratori indipendenti di patrimoni

19 ott 2005 (DFF) Il Consiglio federale rinuncia per il momento ad adottare
misure di vigilanza prudenziale per gli amministratori di patrimoni
indipendenti. Al fine di ovviare all'assenza di una vigilanza sugli
amministratori indipendenti di fondi d'investimento esteri ed evitare che
siano esclusi dal mercato europeo, la Commissione federale delle banche
(CFB) ha approntato una nuova prassi basata sull'interpretazione del diritto
vigente. Inoltre, la legge federale sugli investimenti collettivi di
capitale (LICC) che sarà discussa in Parlamento il prossimo inverno,
risolverà la questione.

Nel mese di febbraio del 2005, la Commissione di esperti Zimmerli ha
pubblicato il suo terzo e ultimo rapporto parziale concernente l'estensione
della vigilanza prudenziale. La Commissione, incaricata di esaminare la
questione dell'estensione della vigilanza prudenziale su amministratori
indipendenti di patrimoni, introducing broker e commercianti di divise, ha
proposto di adottare misure urgenti per gli amministratori di investimenti
collettivi di capitale estero. Per quanto concerne gli altri intermediari
finanziari, la Commissione si pronuncia a favore di una procedura a tappe in
funzione dei bisogni e raccomanda di agire solo in caso di necessità.

Secondo il Consiglio federale non vi è tutt'ora alcun interesse economico
che giustifichi l'adozione di ulteriori misure legislative. Il Governo
vigilerà comunque sull'evoluzione della situazione dei mercati esteri e, se
del caso, non esiterà a prendere le dovute precauzioni.

Da un lato, per ovviare all'assenza di una vigilanza sugli amministratori
indipendenti di fondi d'investimento esteri ed evitare che vengano esclusi
dal mercato europeo, la CFB à approntato una nuova prassi basata
sull'interpretazione del diritto vigente in materia di borse e commercio di
valori mobiliari. Qualora la legislazione estera lo richieda, la CFB concede
agli amministratori indipendenti di patrimonio che ne fanno richiesta,
l'autorizzazione a esercitare in quanto commercianti di valori mobiliari.
Nella sua seduta odierna il Consiglio federale ha preso atto di questo
cambiamento di prassi. Questa prassi risponde alle raccomandazioni del terzo
rapporto della Commissione Zimmerli ed è in sintonia con l'attuale politica
volta a evitare una sovraregolamentazione.

D'altro canto, la futura legge sugli investimenti collettivi di capitale
(LICC), che sarà dibattuta in Parlamento il prossimo inverno, risolverà la
questione per il tramite della creazione di una vigilanza obbligatoria sugli
amministratori di fondi d'investimento svizzeri e una vigilanza facoltativa
sugli amministratori indipendenti di fondi d'investimento esteri.

Per gli amministratori indipendenti di patrimoni l'accesso ai mercati esteri
è quindi sufficientemente garantito. Pertanto non si giustificano ulteriori
misure legislative, che genererebbero costi sproporzionati per gli
assoggettati alla vigilanza. Ne potrebbe dunque derivare una modifica della
costellazione del mercato. Inoltre, l'adozione di misure supplementari
comporterebbe un eccessivo infoltimento legislativo e genererebbe importanti
difficoltà per le autorità di vigilanza.

Informazioni:
Barbara Schaerer, Amm. federale delle finanze, tel.: 031 322 60 18

Dipartimento federale delle finanze DFF
Comunicazione
CH-3003 Berna
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