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Moratoria in materia di ingegneria genetica: un danno all'economia

Moratoria in materia di ingegneria genetica: un danno all'economia
svizzera

Oggi il consigliere federale Joseph Deiss ha dato avvio alla campagna
contro l'iniziativa popolare "per alimenti prodotti senza manipolazioni
genetiche", esponendo chiaramente le ragioni di tale rifiuto. La
moratoria di cinque anni in materia di ingegneria genetica, chiesta
dall'iniziativa, rappresenterebbe un segnale negativo nei confronti del
mondo scientifico e, di conseguenza, finirebbe per danneggiare i
settori economici dipendenti dalla ricerca. Inoltre, il divieto
ridurrebbe inutilmente la libertà imprenditoriale degli agricoltori e
la libertà di scelta dei consumatori. L'iniziativa verrà posta in
votazione il 27 novembre.

L'iniziativa chiede un divieto della durata di cinque anni concernente
sia l'importazione, sia la messa in commercio di piante - o parti di
esse - come pure di sementi geneticamente modificate, in grado di
riprodursi e destinate a essere utilizzate in agricoltura, orticoltura
o silvicoltura. Il divieto varrebbe anche per gli animali geneticamente
modificati impiegati nella produzione agricola. L'importazione derrate
alimentari OGM e l'uso di mangimi OGM sarebbero invece ancora
consentiti.

Il Consiglio federale constata che, di fatto, l'iniziativa non
aumenterebbe il grado di protezione - peraltro già elevato - offerto
dalla legge sull'ingegneria genetica, in vigore dall'inizio del 2004.
La legge vieta l'impiego in agricoltura di animali geneticamente
modificati senza fissare alcuna scadenza: l'iniziativa si limita invece
ad un periodo di cinque anni. Riguardo alle piante geneticamente
modificate, la legge sull'ingegneria genetica prescrive una rigorosa
procedura di autorizzazione, la cui durata - di almeno 5 anni -
equivarrebbe a quella della moratoria. Del resto, finora non è stata
avviata nessuna procedura di autorizzazione. Inoltre, la legge
garantisce, prescrivendo l'etichettatura dei prodotti, che la libera
scelta dei consumatori in tale ambito non venga pregiudicata. Anche
l'agricoltura senza OGM e la diversità biologica sono espressamente
protette dalla legge.

L'attuale regolamentazione non si avvale di divieti e si basa su
un'utilizzazione dell'ingegneria genetica rigorosamente controllata. Il
Consiglio federale ritiene che sia fondamentalmente sbagliato vietare
l'uso di tecnologie in fase di sviluppo. Il Parlamento ha seguito le
indicazioni del Consiglio federale. A larga maggioranza, il Consiglio
degli Stati ha respinto l'iniziativa, così come ha fatto il Consiglio
nazionale, in seguito a parità di voti, tramite il voto della
presidente.

Marcel Falk, Ufficio federale di veterinaria, tel. 031 323 84 96
Markus Hardegger, Ufficio federale dell'agricoltura, tel. 031 324 98 51