Il diritto di assistenza
sarà dotato di una base più moderna
Berna, 14.09.2005. La Svizzera e la Germania hanno deciso di abrogare due
vecchi accordi bilaterali di assistenza a partire dal 31 marzo 2006. Mercoledì
il Consiglio federale ha dato il via alle necessarie pratiche da parte svizzera.
L'abrogazione dei due accordi era stata convenuta dai due Stati in occasione di
precedenti incontri.
Per lunghi anni i due accordi con
la Repubblica federale di Germania si sono rivelati utili. Tuttavia la Convenzione concernente l'assistenza agli
indigenti si basa ancora sul principio dello Stato d'origine e non sul più
recente principio della residenza. In futuro le prestazioni di assistenza
saranno perciò sostenute dallo Stato di residenza e successivamente rimborsate
dallo Stato d'origine. Negli ultimi anni l'entità dei rimborsi a carico della
Germania è stata decisamente più alta che per la Svizzera. Per questo motivo,
nel quadro di riforme sociali interne, la Germania ha deciso di denunciare
l'accordo.
L'abrogazione di questo accordo
consente di dotare il diritto di assistenza di una base moderna, sopprimendo
inoltre l'onere amministrativo derivante dal rimborso delle spese di assistenza.
La situazione rimane invece immutata per i cittadini svizzeri o tedeschi
indigenti che vivono nell'altro Stato. Essi possono infatti continuare a
richiedere l'assistenza alle autorità competenti.
Alla fine di marzo 2006 sarà
inoltre abrogato il Trattato che
regola l'assistenza delle donne
sole. Tale trattato, concluso durante la seconda guerra mondiale, non ha in
pratica più alcuna rilevanza .
Ulteriori
informazioni:
Dieter Biedermann, Ufficio
federale di giustizia, tel. 031 / 322 47
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