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Il Consiglio federale proroga le autorizzazioni rilasciate a sette Cantoni

 

Berna, 31.08.2005. Sette Cantoni potranno continuare a eseguire pene detentive sotto forma di sorveglianza elettronica al di fuori dei penitenziari. Mercoledì il Consiglio federale ha prorogato le relative autorizzazioni.

I Cantoni di Basilea Città, Basilea Campagna, Berna, Vaud, Ginevra e Ticino si avvalgono di questa forma alternativa di espiazione della pena dal 1999, mentre il Cantone di Soletta vi fa ricorso dal 2003. La sorveglianza elettronica viene sfruttata prevalentemente per le pene di breve durata, in luogo del collocamento in un penitenziario. Viene utilizzata più di rado per le pene di lunga durata che volgono al termine (prima della liberazione condizionale) o quando la semilibertà sta per concludersi. La sorveglianza elettronica si applica in un numero di casi (1484 fino alla fine del 2004) di gran lunga superiore alle aspettative.

 

Esperienze positive


Secondo il primo rapporto di valutazione, presentato nel giugno del 2003, l'esecuzione della sorveglianza elettronica non pone problemi di ordine tecnico e comporta costi relativamente bassi. Tale forma di espiazione della pena conserva il proprio carattere punitivo, in quanto il dispositivo fissato alla caviglia dell'interessato rammenta costantemente a quest'ultimo la situazione in cui si trova. Nel contempo, la sorveglianza elettronica è la forma di espiazione che ha minori ripercussioni sulla vita sociale dell'interessato e, come afferma il rapporto di valutazione del 2004, presenta una percentuale di recidiva (il 22%) che si situa nella media rispetto alle altre forme di espiazione.

Alla luce delle esperienze positive sinora maturate, il Consiglio federale ha deciso di prorogare le autorizzazioni rilasciate ai sette Cantoni summenzionati. All'entrata in vigore della nuova Parte generale del Codice penale, deciderà poi se sia opportuno dare seguito a tale esperienza e se sia il caso di estenderla ad altri Cantoni.

Per ulteriori informazioni:
Peter Häfliger, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 / 322 41 45