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Ottimizzazione della riforma dell'esercito: il Consiglio federale adegua le priorità dell'esercito - Il sistema di milizia rimane intatto

3003 Berna, 12 maggio 2005

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Ottimizzazione della riforma dell'esercito: il Consiglio federale adegua le
priorità dell'esercito - Il sistema di milizia rimane intatto

Mercoledì 11 maggio 2005, il Consiglio federale ha approvato l'attuazione
delle misure proposte dal DDPS in vista dell'adeguamento delle priorità
dell'esercito. Tali misure sono rese necessarie dall'evoluzione delle
minacce e dalle condizioni quadro finanziarie alle quali è soggetto il DDPS.
L'attuazione dovrebbe iniziare nel 2008 e concludersi al più tardi nel 2011.
Le misure evidenziano l'importanza assunta dagli impieghi a favore delle
autorità civili; le risorse destinate alla difesa nel senso «classico» del
termine saranno ridotte. I provvedimenti adottati si inseriscono nel quadro
definito dal Rapporto sulla politica di sicurezza e dal Concetto direttivo
per l'esercito. Essi non implicheranno alcuna modifica legislativa. Gli
effettivi dell'esercito rimarranno invariati, così come il sistema di
milizia e le missioni dell'esercito.

Nel settembre 2004, il Consiglio federale ha incaricato il DDPS di studiare
e prendere differenti misure per ottimizzare l'attuazione della riforma
dell'esercito. Tra i motivi all'origine del mandato vi era segnatamente la
crescente importanza assunta dagli impieghi a favore delle autorità civili,
che riflette l'evoluzione delle minacce (in particolare gli attentati di New
York e Madrid). Tali impieghi devono poter essere garantiti per un lungo
periodo ed essere conformi al massimo livello di sicurezza possibile.

Forze di sicurezza e forze di difesa
Lo spostamento delle priorità andrà quindi a beneficio degli impieghi di
sicurezza. Di conseguenza, l'istruzione, l'equipaggiamento e l'impiego di
gran parte delle formazioni di fanteria saranno orientati a tale genere di
compiti (protezione di opere e di assi, impieghi nei settori di frontiera).
Questa evoluzione permetterà pure di assegnare reparti addestrati per
operazioni di sicurezza agli impieghi a favore delle autorità civili
(protezione di conferenze, compiti di sorveglianza). Allo scopo di poter
disporre di effettivi sufficienti, una parte dei battaglioni di blindati, di
granatieri carristi, di zappatori carristi e dell'artiglieria saranno
addestrati per questo genere di impieghi.

La missione di difesa nel senso «classico» del termine dovrà concentrarsi
sulla salvaguardia delle competenze di base indispensabili per un eventuale
«potenziamento» dell'esercito. Le formazioni di combattimento e di appoggio
al combattimento orienteranno la loro istruzione e il loro addestramento ai
compiti di difesa classica (mantenimento di un nucleo di competenze).

Mantenimento della pace: incremento delle capacità
Nell'ambito dell'impiego dell'esercito a favore delle operazioni di
mantenimento della pace, il DDPS dovrà essere in grado, a partire dal 2008,
di impiegare simultaneamente 500 militari in questo genere di missioni. La
partecipazione dei militari di milizia alle operazioni di mantenimento della
pace continuerà ad avvenire su base volontaria. Per contro, il personale
professionista sarà tenuto a parteciparvi in funzione dei bisogni.

Mantenimento della riserva
Per quanto riguarda le altre misure previste, il Consiglio federale ha preso
conoscenza che l'aliquota massima del 15 percento di militari in ferma
continuata potrà essere raggiunta senza ricorrere a misure particolari. La
questione dell'aumento di questa aliquota potrebbe tuttavia porsi in
occasione di una prossima revisione della legge militare.

Per quanto riguarda il numero dei centri di reclutamento, il Consiglio
federale ha deciso di attenersi alle proposte contenute nel progetto di
Concetto relativo agli stazionamenti dell'esercito, il quale prevede di
rinunciare ai centri di Losone e di Steinen e di chiudere il centro di
Nottwil all'inizio del 2008. Il centro di reclutamento del Monte Ceneri sarà
definitivamente realizzato. Rimane allo studio una riduzione del numero dei
centri nella Svizzera tedesca.

Il Consiglio federale ha inoltre deciso di mantenere la riserva. La sua
soppressione sarebbe in contraddizione con il concetto di prontezza
differenziata. La riserva rimane un elemento essenziale per la durabilità
delle operazioni di difesa o gli impieghi settoriali. Per risparmiare,
l'equipaggiamento delle formazioni della riserva si limiterà
all'equipaggiamento personale.
Per il momento, non è ancora stata presa una decisione definitiva in merito
alla questione della soppressione della distinzione tra le due componenti
delle forze armate, ossia le Forze terrestri e le Forze aeree. Una proposta
sarà presentata entro un anno.

Sul piano finanziario
Il Consiglio federale ha preso conoscenza delle conseguenze finanziarie
delle decisioni prese in vista dell'ottimizzazione e dell'adeguamento della
riforma dell'esercito.
La specializzazione dell'esercito genererà risparmi dell'ordine di 39
milioni di franchi l'anno. La concentrazione delle infrastrutture logistiche
consentirà economie per 130 milioni di franchi l'anno. Le misure prese a
livello di equipaggiamento della riserva permetteranno di risparmiare 6
milioni di franchi l'anno e quelle in relazione con la soppressione del
soldo per i giorni di servizio prestati da determinati militari
rappresenteranno un risparmio complessivo di 18 milioni. Per contro,
l'aumento degli effettivi assegnati alle missioni di mantenimento della pace
determinerà costi supplementari dell'ordine di 35 a 45 milioni di franchi
l'anno.

Il Consiglio federale ha preso atto che questi risparmi non sono sufficienti
per raggiungere gli obiettivi stabiliti per il DDPS nel Programma di sgravio
2004. Di conseguenza, risparmi supplementari per un ammontare di 145 milioni
dovranno essere ottenuti a scapito degli investimenti. Qualora questa
situazione dovesse perdurare, essa non mancherebbe col tempo di imporre un
riesame dei parametri di base quali le missioni dell'esercito, i suoi
effettivi o il suo livello tecnologico.

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