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Ulteriore riduzione degli ostacoli tecnici al commercio

Ulteriore riduzione degli ostacoli tecnici al commercio

Il Consiglio federale attribuisce grande importanza alla prevenzione
degli ostacoli tecnici al commercio e alla rimozione di quelli
esistenti. Nel corso di una riunione odierna ha sostenuto la necessità
di una futura applicazione del principio "Cassis de Dijon", attualmente
in vigore tra i Paesi membri della CE, anche allo scambio di merci tra
la Svizzera e la CE.

Il principio "Cassis de Dijon" risale a una decisione della Corte di
giustizia delle Comunità europee (CGCE) del 1979 sulla distribuzione in
Germania dell'omonimo liquore francese. Secondo questo principio
elaborato dalla CGCE e dalla Commissione europea, i prodotti importati
da un altro Stato membro, fabbricati secondo le prescrizioni nazionali
dello Stato esportatore, dove sono legalmente in commercio, possono
circolare liberamente in linea di massima in tutta la CE. Si ammettono
limitazioni soltanto se sono assolutamente necessarie per ragioni
superiori di interesse pubblico, come ad esempio la tutela della
salute, della buona fede nei rapporti commerciali e dei consumatori.

Per quanto concerne i rapporti tra la Svizzera e la CE, l'attuale
strategia del Consiglio federale mira a ridurre gli ostacoli tecnici al
commercio armonizzando nel miglior modo possibile le prescrizioni
svizzere in materia di prodotti con il diritto europeo e a garantire
mediante accordi l'accesso dei prodotti svizzeri al mercato della CE.
Quest'ultimo aspetto riveste particolare importanza nei settori per i
quali il diritto della CE prevede una valutazione di conformità dei
prodotti da parte di un organismo indipendente o un'autorizzazione
ufficiale. Nell'interesse dell'economia svizzera d'esportazione, il
Consiglio federale opterà anche in futuro per soluzioni di reciprocità.

Nei settori in cui ciò non è possibile, il Consiglio federale è
disposto ad aprire in futuro anche il mercato svizzero ai prodotti che
possono circolare liberamente nella CE. Questo vale soprattutto per
tutti i settori produttivi sprovvisti di prescrizioni uniformi a
livello europeo e per quelli in cui la Svizzera non ha ancora adeguato
le sue disposizioni al diritto della CE. È il caso ad esempio dei
prodotti da costruzione e dei generi alimentari, per i quali le
prescrizioni europee non sono del tutto armonizzate, nonché dei
velocipedi, le cui regolamentazioni si applicano soltanto a livello dei
vari Stati membri. Tuttavia, come accade nella CE, sono fatte salve le
misure a tutela della salute, dell'ambiente o dei consumatori qualora
esse siano espressamente previste nel diritto svizzero.

Il Consiglio federale propone al Parlamento l'adeguamento della legge
federale sugli ostacoli tecnici al commercio, richiesto dalla mozione
Hess, ai fini di un'applicazione del principio "Cassis de Dijon" nel
senso summenzionato. Questo ulteriore strumento che si aggiunge alla
strategia perseguita finora dal Consiglio federale per rimuovere gli
ostacoli tecnici al commercio dovrebbe contribuire a ravvivare la
concorrenza nazionale, nonché a ridurre i costi per le imprese e i
prezzi al consumo, rafforzando in particolare gli effetti delle nuove
disposizioni della legge sui cartelli.

Heinz Hertig, seco, Misure non tariffarie, tel. 031 324 08 35