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Creazione di una Commissione di controllo per l'attuazione e l'osservanza dell'armonizzazione fiscale formale - avvio della procedura di consultazione


COMUNICATO STAMPA

Creazione di una Commissione di controllo per l'attuazione e l'osservanza
dell'armonizzazione fiscale formale - avvio della procedura di consultazione

13 apr 2005 (DFF) In data odierna il Consiglio federale ha preso atto del
rapporto di una Commissione di esperti sull'attuazione e osservanza
dell'armonizzazione fiscale e ha deciso di porlo in consultazione. La
procedura durerà fino al 15 agosto 2005. Nel suo rapporto la Commissione di
esperti raccomanda la creazione di una Commissione di controllo, il cui
compito è di verificare la conformità delle leggi tributarie cantonali e
relative prassi all'armonizzazione fiscale formale e, se del caso, di aprire
una pertinente procedura. Lo scopo è di colmare le lacune in materia di
controllo che frenano il successo della legge sull'armonizzazione fiscale
(LAID). Nel mese di settembre del 2004 la Conferenza dei direttori cantonali
delle finanze (CDCF) ha preso conoscenza del rapporto e ne ha approvato i
contenuti. Anche il Consiglio federale sostiene le proposte formulate in
modo dettagliato dalla Commissione di esperti. Sulla base dei risultati
della procedura di consultazione esso deciderà, d'intesa con i Cantoni,
l'ulteriore modo di procedere.

All'inizio del 2004 la Commissione per l'armonizzazione delle imposte
dirette della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni ha istituito, su
richiesta della CDCF, una Commissione di esperti. Quest'ultima ha ricevuto
il mandato di elaborare i provvedimenti giuridici e le infrastrutture
necessarie ai fini dell'attuazione e osservanza dell'armonizzazione formale
delle imposte federali dirette.

La Commissione di esperti, presieduta da Wilhelm Schnyder, consigliere di
Stato e capo del dipartimento delle finanze del Canton Vallese, ha
presentato il suo rapporto nel mese di giugno del 2004. La Commissione di
esperti raccomanda la creazione di una Commissione di controllo che si
occupi dell'attuazione e osservanza dell'armonizzazione fiscale.

La mancanza di controllo impedisce alla legge di affermarsi

Nella maggior parte dei casi, disposizioni legislative o prassi cantonali
non conformi all'armonizzazione arrecano vantaggi ai contribuenti. Né i
contribuenti e né le autorità fiscali cantonali, che agiscono in modo
contrario ai principi dell'armonizzazione, contestano queste decisioni di
tassazione. Nel contempo l'Amministrazione federale delle contribuzioni non
può adire le vie legali, poiché contro la decisione cantonale di prima
istanza non è legittimata a ricorrere.

Pertanto in questi casi sorgono vere e proprie "lacune nel controllo", in
quanto la conformità di una norma o prassi cantonale con la LAID non può
essere verificata sul piano giuridico né da un tribunale cantonale, né dal
Tribunale federale. Il diritto in materia di vigilanza della Confederazione
non può andare oltre. La LAID stabilisce che il diritto federale è
direttamente applicabile se il diritto cantonale si oppone alla LAID o che
il Governo cantonale emani disposizioni (provvisorie) conformi
all'armonizzazione. Ciò nondimeno questa norma rimane lettera morta, qualora
le autorità cantonali ritengano che il loro diritto tributario o relativa
prassi sia conforme alla LAID.

Questa lacuna nel controllo impedisce alla legge sull'armonizzazione fiscale
di affermarsi pienamente. In questo ambito disposizioni e prassi cantonali
contrarie al diritto federale sono determinano una situazione di particolare
gravità. Infatti si ripercuotono oltre i confini del Cantone interessato e
pregiudicano direttamente l'uguaglianza dei Cantoni. Le violazioni della
LAID privilegiano i contribuenti del Cantone che contravviene alle norme
federali rispetto ai contribuenti di altri Cantoni. Inoltre, nel quadro
della concorrenza fiscale formale producono vantaggi illeciti, la cui
eliminazione costituisce l'obiettivo della LAID.

Controlli efficienti e più capillari

L'obiettivo è di effettuare controlli più capillari evitando la burocrazia
nell'ambito dell'attuazione dell'armonizzazione fiscale. Un meccanismo di
controllo efficace deve soddisfare tre condizioni. In primo luogo deve
colmare la lacuna nel controllo, secondariamente deve coinvolgere i Cantoni
e infine deve evitare "parallelismi" dei rimedi giuridici. Quest'ultima
condizione è nell'interesse di una maggiore certezza del diritto, di una
minore durata della procedura e di una migliore economia procedurale.

Si raccomanda pertanto la creazione di una Commissione di controllo composta
da cinque a sette membri, che intervenga spontaneamente o su richiesta di
determinate autorità. La Commissione di controllo deve essere aggregata
amministrativamente al Dipartimento federale delle finanze, ma deve poter
espletare il suo mandato in modo indipendente.

La Commissione di controllo è da intendersi quale organo specialistico, i
cui membri sono nominati in modo paritetico da Confederazione e Cantoni. Non
deve occuparsi di singole procedure in materia fiscale, ma delle leggi
tributarie cantonali e della loro interpretazione (prassi). La Commissione
non deve avere alcuna competenza decisionale.

Procedura in due fasi

Per l'attività della Commissione di controllo occorre distinguere due fasi:
la verifica in un contesto non litigioso (prima fase) e la possibilità di
adire le autorità giudiziarie (fase giudiziaria).

Per quanto riguarda la prima fase (procedura non litigiosa), la Commissione
di controllo deve verificare spontaneamente o su richiesta della
Confederazione, di un Cantone o della Conferenza dei direttori cantonali
delle finanze la conformità alla LAID di prescrizioni cantonali fiscali o
relative prassi. In seguito essa presenta un parere all'attenzione del
Cantone interessato, il quale lo può accettare o respingere.

Nella seconda fase (fase giudiziaria), dopo la consegna del parere della
Commissione di controllo, il Cantone interessato, la Confederazione e la
stessa Commissione di controllo devono avere la possibilità di richiedere
una verifica giudiziaria del caso in questione. Qualora la procedura di
controllo non litigiosa non consente di ripristinare una situazione conforme
alla legge, la Commissione di controllo trasmette gli atti alla competente
istanza giudiziaria cantonale.

Possibilità di ricorso

La decisione della competente istanza giudiziaria cantonale deve poter
essere impugnata con ricorso di diritto amministrativo al Tribunale
federale. Oltre al Cantone interessato, legittimati a ricorre sono la
Commissione di controllo e l'Amministrazione federale delle contribuzioni. È
inoltre prevista la possibilità di un'azione di diritto pubblico della
Confederazione, qualora un Cantone continui ad applicare una prescrizione o
prassi sebbene nella procedura di controllo abbia riconosciuto che tale
prescrizione o prassi non è conforme alla LAID o non abbia impugnato dinanzi
al Tribunale federale una decisione a suo sfavore dell'ultima istanza
cantonale.

Stretta collaborazione con i Cantoni

Nella sua seduta del 5 luglio 2004 la Commissione per l'armonizzazione delle
imposte dirette della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni ha preso
conoscenza del rapporto della Commissione di esperti e lo ha approvato
unitamente agli allegati. Il 7 settembre 2004 anche la CDCF si è pronunciata
con 20 voti contro 1 a favore di una Commissione di controllo
dell'armonizzazione fiscale, come proposta dalla Commissione di esperti.

In data odierna il Consiglio federale ha preso atto del rapporto e ha deciso
di porlo in consultazione. La procedura di consultazione si concluderà il 15
agosto 2005. Una volta disponibili i risultati il Governo definirà
l'ulteriore modo di procedere d'intesa con i Cantoni.

Ulteriori informazioni

Il rapporto della Commissione di esperti "Attuazione e osservanza
dell'armonizzazione fiscale" e gli allegati "avamprogetto di una modifica
della legge federale sull'armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e
dei Comuni (LAID)" e "avamprogetto di un'ordinanza sul controllo
dell'armonizzazione fiscale" si trovano al seguente indirizzo:
www.estv.admin.ch

Informazioni per i giornalisti:
Niklaus Sommerer, Amministrazione federale delle contribuzioni, tel. 031 322
73 69

Dipartimento federale delle finanze DFF
Comunicazione
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