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La Comco chiude l'inchiesta sul riciclaggio d'apparecchi elettrici

La Comco chiude l'inchiesta sul riciclaggio d'apparecchi elettrici
senza conseguenze

Le disposizioni prese dall'Associazione Economica Svizzera della
tecnica d'informazione, di comunicazione e di gestione (Swico) e dalla
Stiftung Entsorgung Schweiz (S.EN.S) relative alle tariffe di
riciclaggio anticipate non sono problematiche da un punto di vista
della legge sui cartelli. Lecita è pure la convenzione tra Swico e
S.EN.S che precisa chi ricicla quale tipo d'apparecchio elettrico. Con
questa conclusione, la Commissione della concorrenza (Comco) ha chiuso
il 21 marzo 2005 la sua inchiesta.

Commercianti, produttori ed importatori d'apparecchi provenienti
dall'informatica, dall'elettronica per ufficio, dalla telecomunicazione
e dall'industria grafica, così come d'apparecchi d'elettronica di
consumo sono giuridicamente obbligati a riprendere gratuitamente i
vecchi apparecchi e di riciclarli. Molti produttori, importatori e
commercianti hanno delegato questo compito a Swico e/o S.EN.S.

I contratti con Swico e con S.EN.S prevedono che i
produttori/importatori s'impegnano a gravare i nuovi apparecchi di una
tassa di riciclaggio e di versare gli introiti a Swico o a S.EN.S. I
montanti delle tariffe di riciclaggio anticipate (TRA) sono fissi e da
applicare a tutti i canali di vendita.

L'inchiesta della Comco conclusa il 21 marzo 2005 ha mostrato che i
produttori, gli importatori e i commercianti anche dopo la conclusione
della convenzione erano liberi di decidere se accollare le TRA sui
clienti. Una convenzione sul trasferimento di una parte del prezzo
relativamente ridotta non è da considerare un accordo sui prezzi, fino
al momento in cui non sviluppa un effetto armonizzante del prezzo del
prodotto finale sul mercato. Un tale impatto non è riscontrabile nel
caso in oggetto. Infatti, non vi sono elementi che mostrano che la
concorrenza sugli apparecchi nuovi non funzioni. La Comco è quindi
giunta alla conclusione che esiste un'internalizzazione -
giuridicamente forzata - di un fattore di costo ma non un'intesa su una
componente del prezzo. La convenzione non è quindi da considerare un
accordo ai sensi della legge federale sui cartelli.

S.EN.S e Swico hanno inoltre deciso che S.EN.S si occupa dello
smaltimento di determinate categorie d'apparecchi mentre Swico dello
smaltimento di altre. Per la Comco, quest'intesa è da considerare
giustificata da motivi d'efficienza economica: da un lato, perché
riduce i costi di transazione e, dall'altro, permette alle società di
riciclaggio di approfittare d'economie di scala. È quindi lecita da un
punto di vista del diritto sui cartelli.

La Comco ha tuttavia appurato che Swico e S.EN.S occupano probabilmente
una posizione dominante collettiva. Esiste quindi un rischio di
discriminazione soprattutto verso le altre imprese di riciclaggio. La
segreteria della Comco continuerà quindi ad osservare attentamente il
settore del riciclaggio e a riferire alla Comco dell'eventualità di
prendere ulteriori misure.

Dr. Patrik Ducrey 031 324 96 78 079 345 01 44
patrik.ducrey@weko.admin.ch